sabato 19 dicembre 2009

La triste storia del riccio obeso

Gatti grossi come ippopotami e cagnolini da salotto con il colesterolo a mille. Sappiamo bene come gli animali da compagnia ingrassano seguendo lo stile di vita dei padroni umani. Ma qualche volta anche gli animali selvatici ingrassano e allora cosa si fa? Li si mette a dieta e gli si fa fare attività fisica; così come è accaduto a Snowball (Palladineve), un riccio obeso e per di più albino, che è stato ritrovato in Inghilterra (nella foto accanto ad un altro riccio "normopeso".
Per le prossime vacanze di Natale imitate anche voi Snowball!

sabato 24 ottobre 2009

Dieta Ornish: cereali, legumi e...meditazione!



















Bilance, conteggi, beveroni... le diete dimagranti oggi hanno bisogno di prodotti specifici e speciali, talvolta di prodotti creati appositamente per una certa dieta. Dall'America arriva una dieta che invece, accanto alle solite indicazioni alimentari (abbastanza scontate), richiede anche un prodotto non alimentari e in realtà nemmeno materiale: la meditazione.
Il dottor Dean Ornish ha inventato un regime che prevede 30 minuti di attività fisica quotidiana e 5 minuti di meditazione, da praticarsi in un luogo silenzioso e calmo.
Per il resto i consigli alimentari sono semplici e abbastanza ovvi: si mangiano solo verdure, frutta, cereali e soia, sempre in quantità moderate. Unico condimento permesso, l'olio di oliva. Sono ammesse piccole quantità di latticini a basso contenuto di grasso o da latte scremato. Troppo semplice, troppo ovvia come dieta dimagrante? Vi aspettavate un trucco?
E' doveroso sottolineare che il dottor Ornish non è uno dei tanti "maghi delle diete" in circolazione, ma un grande e rinominato esperto di malattie conorariche. E' famoso per avere dimostrato che è possibile ottenere la regressione dei sintomi dell'arterosclerosi coronarica attraverso una dieta adeguata, appunto la "dieta Ornish".
Per i pazienti del dottor Ornish la dieta era particolarmente severa e controllata anche nelle quantità, per tutti gli altri il buon senso (ecco la meditazione!) vi aiuterà a scegliere le quantità giuste: grazie alla bassissima percentuale di grassi il dimagrimento è assicurato così come il calo di colesterolo e trigliceridi.

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mercoledì 7 ottobre 2009

4 modi per restare motivati quando si è a dieta

La motivazione è fondamentale per portare a termine una dieta dimagrante. La cura dell'aspetto psicologico è importante quanto i menù e l'esercizio fisico. Chi è a dieta spesso non è al primo tentativo, ma all'ennesimo e il fallimento spesso è legato alla mancanze di motivazione.

Ecco 4 semplici modi per restare motivati:

1) Accettazione: è importante non avere fretta e accettare il fatto che tutte le diete dimagranti che hanno effetti a lungo termine devono essere portate avanti per un periodo lungo. Non esistono scorciatoie ... e le scorciatoie di solito portano a una nuova dieta dopo pochi mesi.

2) Leggere storie di successo: avere un supporto costante è importante per mantenere alta la motivazione. Se non avete molto "supporto morale" da amici e parenti e non potete pagarvi un "motivatore", cercate di tenervi informati leggendo riviste dedicate al benessere (le edicole ne sono piene) e visitando siti e forum dove potete trovare i consigli e le storie personali ha portato a termine la missione!

3) Stabilisci degli obiettivi intermedi: se la meta finale vi sembra sempre troppo lontana, stabilite degli obiettivi intermedi (- tot kg in tot settimane, - tot cm in vita in tot settimane...), così che potrete confortarvi di essere a metà strada oppure quasi alla fine... ma non ponetevi obiettivi impossibili altrimenti se non li raggiungete, perderete la motivazione!

4) Visualizza il tuo obiettivo finale: visualizzati vincente, con tanti kg in meno, vestiti più belli, un corpo più leggero, una vita più leggera!

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giovedì 1 ottobre 2009

Cookie Diet: la dieta dei biscotti delle star

Mentre da noi impazza l'acai berry, in America siamo già arrivati alla prossima mania dietetica. A dire il vero, la Cookie Diet non è una grande novità: esiste già dagli anni '70 nella versione creata dal Dottor Siegal (il pioniere di questo tipo di dieta), ma commercializzata solo recentemente dall'anziano dottore.
La dieta dei biscotti è stata rilanciata a partire dall'anno scorso, grazie ad una serie di prodotti simili a quelle del Dottor Siegal (sempre biscotti) che sono stati lanciati sul mercato americano e, apparentemente, utilizzati anche dalla celebrities di Hollywood. Da questa invasione di prodotti deriva anche l'attenzione mediatica ricevuta dalla dieta dei biscotti. Cosa richiede la dieta? Nella versione creata dal dottor Siegal (e poi copiata da numerosi imitatori) consiste semplicemente in una dieta ipocalorica dove si assumono 500 kcal sotto forma di 5 biscotti spezzafame.
Naturalmente non si possono assumere biscotti qualunque, i Diet Cookies infatti sono biscotti speciali composti soprattutto da fibre e alimenti proteici, in grado di calmare il senso di fame velocemente.
Per ora i biscotti per la Cookie Diet non sono disponibili sul mercato italiano, ma non dubitiamo che arriveranno prima o poi.
Alessia Salvatore è una gran golosa di biscotti!

lunedì 28 settembre 2009

Fame nervosa: 3 modi per dire basta!

Più che fame nervosa, sarebbe meglio chiamarla fame emotiva: se ne soffrite, sapete bene che non sono solo gli sbalzi di umore che innescano la voglia di mangiare oppure le situazioni negative, ma anche emozioni molto più comuni come la semplice noia o la tensione costante che non ci lascia mai.




Bene è arrivato il momento di dire STOP alla fame nervosa!

3 step per fermare la fame nervosa:
- Riconoscerla: ogni volta che mangiate fuori pasto, scrivete nel vostro diario come vi sentite. Così imparerete a capire esattamente quale emozione o quale situazione innesca la vostra fame nervosa.
- Evitarla: quando avrete imparato cosa provoca le vostre crisi di fame nervosa, potrete anche imparare a percorrere nuove strade, per evitare che si presentino le condizioni pericolose. Parlare con il capo prima di pranzo vi fa divorare una pizza intera? Rimandate gli incontri nel dopopranzo oppure cercate canali di comunicazione meno diretti (email?).
Fare tardi sul lavoro vi fa svuotare la macchinetta delle merendine? Organizzatevi con degli snack più semplici che vi portate da casa oppure, se il lavoro lo permette, finite a casa il vostro compito, dopo una serena cena in famiglia...
Passate molto bene al telefono e siete estenuati dopo ogni telefonata? Un bicchiere d'acqua fresca può rigenerarvi. In fondo avete solo la gola secca!
- Sfruttarla! Il vostro nemico diventa il vostro migliore amico. Dopotutto non si tratta di vera fame, ma di energia e tensione che non riescono a spendersi correttamente. E allora sfruttatela a vostro vantaggio. Se gli attacchi vi colgono a fine giornata o nel fine settimana (dopo il lavoro è un classico!) approfittatene per rendere al meglio in palestra, in piscina, al corso di ballo oppure in una bella passeggiata prima di cena.

Altri consigli per dimagrire:


sabato 26 settembre 2009

Kilocal compresse: funziona?



















Kilocal è probabilmente il decano degli integratori dimagranti presenti sul mercato italiano. Tanto che il nome del marchio è diventato quasi sinonimo di dieta.
Prodotto da Poolpharma, la stessa azienda che produce anche AdipeLip, Kilocal sembra non conoscere "cali di fama" (scusate il gioco di parole) e questo non può che deporre a favore della qualità dell'integratore dimagranti.
Si tratta di un mix di estratti di origine vegetali che supportano la dieta dimagrante, cercando di alleviare stanchezza, favorire l'eliminazione dei liquidi e accelerare il metabolismo.
Tra i principi attivi di Kilocal troviamo i ben noti ananas, che favorisce il drenaggio dei liquidi, e fucus vesciculosus, che accelera il metabolismo. Kilocal contiene anche inulina, una fibra in grado di alleviare i morsi della fame grazie alla sua capacità di gonfiarsi nell'intestino. Insieme al tamarindo l'inulina esercita anche una blanda azione lassativa.
Kilocal compresse si trova in farmacia al prezzo consigliato di 11,50 euro, sicuramente tra i prezzi più bassi per questo genere di integratore alimentare.

venerdì 25 settembre 2009

Dieta del pompelmo: un classicone





















La dieta del pompelmo è una delle più conosciute diete dimagranti del mondo ed è tra le poche diete che sono riuscite a mantenersi in voga.
Conosciuta all'inizio come Hollywood Diet, la dieta del pompelmo una dieta a basso contenuto di carboidrati e piuttosto monotona nella formulazione, ecco perchè non è il caso di prolungarla oltre le due settimane. E' importante seguire una dieta di mantenimento perchè molti dei chili persi saranno "liquidi" e potranno essere riacquistati velocemente se non si cambia il proprio regime alimentare in maniera definitiva.
La dieta del pompelmo si basa sulle capacità antiossidanti e disintossicanti del pompelmo, e anche sulla sua (presunta) capacità di aumentare la velocità del metabolismo. Se non vi piace il gusto amaro del pompelmo potete scegliere la versione rosa che in genere ha un gusto più gradevole. Il succo di pompelmo da consumare nella dieta deve essere senza zucchero (ancora meglio se lo spremete voi direttamente dal frutto).


Ecco lo schema tipo della dieta:

COLAZIONE
1 bicchiere di succo di pompelmo
mezzo pompelmo
1 fetta di pane con un velo di marmellata oppure 3 biscotti
caffè o tè senza zucchero

SPUNTINO
1 yoghurt magro

PRANZO
mezzo pompelmo
insalata con 1 cucchiao di olio
carne

SPUNTINO
spremuta o succo di pompelmo

CENA
mezzo pompelmo
verdura verde ai ferri
pesce

Prima di andare a dormire: 1 bicchiere di latte scremato


Altre diete:

mercoledì 23 settembre 2009

Adipesina Forte Azione Urto: funziona?


















Adipesina Forte Azione Urto è il nuovo prodotto Dietalinea.
L'integratore propone un'azione molto forte con una formulazione efficace, e per questo non adatta ad un uso continuativo come per gli altri integratori dietetici.
La dose è di 1 flaconcino da sciogliere in un bicchiere d’acqua, per un ciclo di 10 flaconi in 10 giorni.
Adipesina Azione Urto può essere associato alle compresse Adipesina.
Il principio attivo più importante di Adipesina è la fucoxantina, estratta dall'alga wakame. Come già descritto per altri integratori, la fucoxantina è favorisce l’utilizzo dei grassi nei consumi energetici.

Ma Adipesina Forte Azione Urto contiene molti altri estratti vegetali utili:

Il Caffè verde è un potente stimolante ed antiossidante ed ipoglicemizzante. Non a caso il Caffè verde si utilizza anche per il trattamento della cellulite, grazie al suo potere drenante.

Il Guaranà è noto per accelerare la combustione dei grassi ed aumentare il metabolismo. Combatte anche la stanchezza mentale e fisica che è tipica durante le diete dimagranti.

Il Tè verde, come è noto, se consumato regolarmente anche come tisana, può diminuire in modo significativo il tasso di grassi nel sangue.

La Banaba è una pianta utilizzata sempre più spesso per gli integratori dietetici e come supporto nelle diete dimagranti. L’acido corosolico della banaba stimola il trasporto del glucosio all’interno delle cellule con un’azione molto simile a quella dell’insulina. Si tratta di una delle scoperte più recenti in ambito fitoterapico.

L’alta concentrazione dei principi attivi presenti rende chiara la definizione di Azione Urto, e per questo si raccomanda di non superare nè le dosi nè i tempi di assunzioni consigliati.

Altri integratori:

lunedì 21 settembre 2009

Le fibre sì, le fibre no... la terra dei cachi!





















Le fibre sì, le fibre no... la terra dei cachi!
Le fibre sì...
Ci sono poche cose certe nelle diete dimagranti e nei consigli alimentari che sentiamo propinarci da anni; le fibre fanno bene e bisogna mangiare tante fibre integrali perchè nell'ordine:
- fanno volume nello stomaco e perciò saziano per forza (opinabile)
- essendo inerti, limitano l'assorbimento di alcune sostanze come i grassi (ma non solo quelli)
- ripuliscono l'intestino dalle scorie

Tradizionalmente quando parliamo di fibre tutti pensiamo alla crusca, ai cibi integrali: queste fibre sono le fibre insolubili, che non si sciolgono nell'intestino e quindi transitano inalterate nell'intestino. Esistono anche le fibre solubili che fanno altrettanto bene, però hanno sempre goduto di minore pubblicità. E invece...

Le fibre no...
Una recente ricerca olandese conferma l'esperienza diretta di molte persone che hanno visto semplicemente un peggioramento della propria qualità di vita dopo l'assunzione prolungata (3 mesi) di fibre insolubili, con l'insorgere di stitichezza e costipazione. Ironicamente le fibre insolubili sono state sempre consigliate per combattere la stitichezza e il colon irritabile. A conferma dell'esperienza reale, la ricerca sostiene che le fibre insolubili spesso peggiorano il colon irritabile, la costipazione e non aiutano più di tanto nelle diete dimagranti.
Utili invece si rivelano le fibre solubili perchè pre-biotiche, ovvero aiutano lo sviluppo dei batteri probiotici dell'intestino (che se le mangiano letteralmente). I batteri regolano l'intestino irritabile combattendo sia stitichezza che diarrea, e hanno un buon effetto saziante, senza provocare l'effetto tappo. Le fibre solubili si trovano nella frutta e nella verdura, soprattutto nella buccia.

La terra dei cachi.
A proposito i cachi contengono altissime percentuale di fibre solubili! E siamo nella stagione giusta.

domenica 13 settembre 2009

Ymea Silhouette per dimagrire in menopausa: funziona?













Negli ultimi giorni avrete probabilmente visto lo spot pubblicitario trasmesso su diverse reti: una signora di una certa età (di quelle che ne hanno 50, ma ne dimostrano 40) ci sorride e ci propone una scatoletta dal contenuto sconosciuto ma magicamente in grado di: ridurre peso, prevenire le vampate e l'irritabilità... non capendo bene se si trattasse di un prodotto dimagrante o di un integratore per la menopausa, ci siamo informati e abbiamo scoperto che Ymea Silhouette è in effetti un integratore alimentare (venduto in farmacia per ora), specifico per le problematiche della menopausa, con un'attenzione particolare al sovrappeso. Ymea Silhouette aiuta le donne negli "anta" a combattere: aumento del peso e ritenzione idrica, rallentato metabolismo di grassi e zuccheri, vampate, irritabilità, disturbi del sonno.
Si tratta in effetti di pillole che vanno prese due volte al giorno per circa un mese di trattamento continuativo.
Le pillole contengono te verde, dioscorea, cromo, melissa, papaya, selenio e vitamine.
Te verde, papaya e cromo servono per velocizzare il metabolismo, melissa e selenio aiutano il sonno e combattono irritabilità, mentre la dioscorea contiene fitoestrogeni, ormoni naturali, che aiuta a superare gli squilibri ormonali delle menopausa.
L'impressione guardando la lista degli ingredienti è che si tratti dell'impiego di principi fitoterapici già molto noti, ma ricombinati per le esigenze delle donne in menopausa (o che si avvicinano alla menopausa). La novità che ci colpisce di più infatti non riguarda il prodotto, ma la comunicazione del prodotto che decide di sdoganare un target finora ignorato, forse anche per una certa ingiustificata vergogna: le donne che vanno in menopausa, con le loro vampate e i loro umori neri nerissimi... Quanto all'efficacia in termini dimagranti, difficilmente potrà intaccare l'aumento di peso senza l'aiuto di una dieta leggermente ipocalorica o comunque una particolare attenzione all'alimentazione. L'integratore è sempre un prodotto che "integra" appunto, la cura del'alimentazione.


sabato 12 settembre 2009

Dimagrire con i social media! Ecco come...






















Dimagrire con Twitter e Facebook?

Sempre più persone utilizzano i social network per costruirsi un diario pubblico, da condividere con amici e conoscenti. Molte persone che si trovano a dieta hanno scoperto che seguire la propria dieta via social network può essere utile per il successo della dieta stessa!

I social media possono infatti sostituirsi al diario personale della dieta... che in questo caso non sarà esattamente personale e tanto meno privato.
Potete "postare" i vostri aggiornamenti quotidiani sulla dieta che state seguendo, sui vostri progressi, sulle vostre "tentazioni", del tipo: "Ho voglia di un gelato al cioccolato... aiutatemi!"..e i vostri amici vi verranno in soccorso con i loro commenti.

Perchè funziona?
- Perché dire pubblicamente che volete dimagrire, vi obbliga a rispettare l'impegno preso, s enon altro per non fare brutta figura di fronte a tutta la Rete! E' una specie di contratto!
- Perchè il supporto morale (consigli, incoraggiamenti, distrazioni dalla fame perenne), vi permette di non vivere la classica "solitudine" di chi è a dieta
- Perchè ogni volta che postate un aggiornamento, siete costretti a focalizzarvi sul vostro regime (non solo dieta, ma anche esercizio fisico, cambio di abitudini...) e questo vi aiuta a rimanere concentrati e a correggere gli errori


Da evitare se...
...se i vostri amici non sono esattamente disponibili a supportarvi nella dieta e si lanciano in battute e doppi sensi, evitate di esporvi ulteriormente ai loro scherzi. E' una reazione normale: chi vi è vicino ha paura del vostro cambiamento, ma non è utile per chi sta seguendo una dieta!
...se sentite troppo il peso del giudizio altrui, anche quando non è espresso, evitate di esporvi troppo, nel vostro caso la solitudine fa bene!

sabato 5 settembre 2009

Alessia Salvatore, con le bacche di acai ci fa la pulizia intestinale della vostra carta di credito


Se siete arrivati a leggere questo articolo cercando 'alessia salvatore' su un motore di ricerca, probabilmente avete già fatto la conoscenza virtuale di Alessia Salvatore, e purtroppo per voi dobbiamo confermare il terribile sospetto che vi ha portato qui: Alessia Salvatore non ha perso 12 kg di grasso addominale in un mese, perchè Alessia Salvatore non esiste.
Si tratta di un personaggio di fantasia. Fin qui nulla di male; certamente è imbarazzante scoprire di avere creduto alla reale esistenza di un personaggio di fantasia inventato da qualche degenerato del marketing. Ma dopotutto, quanti di noi ancora credono alla reale esistenza di Giovanni Rana? ;)
I problemi principali legati al personaggio di Alessia Salvatore non hanno a che fare con la finzione pubblicitaria, ma con i magheggi emersi dal programma bacche di acai + pulizia intestinale che la nostra Alessia pubblicizza su diversi siti (Alessia è in grado di duplicarsi virtualmente).
Il sito promette l'invio di campioni gratuiti di Acai Berry e di un preparato per la pulizia intestinale, con il semplice costo delle spese di spedizioni. In realtà la richiesta campioni innesca un sistema di invio mensile dei prodotti (con relativo addebito) che può essere bloccato solo attraverso un'esplicita disdetta via email o via telefono. Basta fare la disdetta, penseranno i miei piccoli lettori. La disdetta risulta spesso impossibile perchè l'email e il numero di telefono sembrano non far capo a nessun operatore reale. L'unica soluzione è, nella maggior parte dei casi, bloccare la carta di credito.
Attenzione: il meccanismo di prelievo automatico dalla carta di credito è spiegato nelle condizioni proposte all'acquirente e questo rende molto difficile rivalersi legalmente. A complicare la situazione, la società che spedisce il pacchetto "Acai Berry + pulizia intestinale" ha sede nel Regno Unito e non ha un customer care in italiano.

Legalmente non si può forse parlare di truffa, ma l'intenzione di indurre il cliente all'acquisto senza mettere in evidenza i costi reale è lampante. La vicenda truffaldina di Alessia Salvatore (e ci sono molti altri alias che fanno capo allo stesso sistema di vendita) non ha naturalmente nulla a che vedere con il prodotto Acai Berry "per sè".
Le bacche di acai sono un integratore antiossidante riconosciuto, anche se le proprietà dimagranti non sono state provate scientificamente. Se proprio volete provare le famose bacche, assicuratevi di acquistarle presso farmacie online o siti ecommerce noti.

sabato 22 agosto 2009

Dieta dell'ormone HCG



















Rieccoci con le ultime dal mondo delle diete!

Non vi preoccupate nessuna miracolosa nuova bacca sudamericana, questa volta passiamo direttamente alle iniezioni ormonali.

Tra le diete che riempiono giornali e blog di tutto il mondo trova sempre più spazio la cosiddetta dieta dell'ormone HCG. La dieta, già in voga negli anni '70, è stata rilanciata nel 2007 dal libro di Kevi Trudeau The Weight Loss Cure. Per la cronaca Kevin Trudeau è un discusso guru della salute americano, con alle spalle anche diverse condanne in tribunale per i suoi "lavori scientifici".
L'ormone HCG è il cosiddetto ormone della crescita: si trova nell'urina delle donne incinte, ma viene anche prodotto sinteticamente e nel caso delle iniezioni si tratta della forma sintetica. Questo ormone induce l'ipotalamo a smobilitare le riserve di grasso, insomma fa veramente quello che diversi prodotti dimagranti promettono da anni. Abbinate alle iniezioni bisogna seguire una dieta dimagrante.
E' molto probabile che il calo di peso sia più legato alla severissima dieta che viene raccomandata insieme alle iniezioni: solo 500 kcal al giorno (di solito non si scende mai sotto le 1000 anche nelle diete dimagranti più estreme).
Naturalmente le iniezioni di HCG si possono ottenere solo dopo prescrizione medica.
La dieta dell'ormone HCG non è mai stata approvata dalle autorità della Food and Drug Administration degli Stati Uniti.

Ultima utile considerazione: gli uomini che seguono la dieta potrebbero risultare positivi al test di gravidanza. Ottima idea per uno scherzo davvero originale e, a nostro avviso, unico impiego utile per questa dieta!

giovedì 20 agosto 2009

Redasan, integratore per diete dimagranti

Redasan è un integratore alimentare acquistabile in farmacia. Redasan è composto da molti dei prodotti vegetali di maggiore efficacia come coadiuvanti delle diete dimagranti.

L'elemento principale nella composizione di Redasan sono le fibre del Nopal che riducono l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi; zuccheri e grassi assunti con la dieta non vengono assorbiti ed il numero di calorie ingerite diminuisce.; gonfiandosi di acqua le fibre danno anche una maggiore sensazione di sazietà.
La niacina (vitamina B3) del Nopal rallenta anche la trasformazione degli zuccheri ingeriti in glicogeno e quindi in grasso che si deposita nei famosi accumuli adiposi su pancia, fianchi e glutei.

Le fibre del Nopal si mostrano utili anche per combattere l'intestino pigro perchè facilitano il transito intestinale.

Ma che cosa è questo Nopal? Il Nopal (Opuntia ficus-indica) è il... fico d’India! Il fico d'India che si trova nel Mediterraneo, molto comune soprattutto in Sicilia. Nulla di misterioso ed esotico perciò, ma solo da poco tempo si è iniziato ad impiegare il fico d'India negli integratori alimentari.

Un altro componente di Redasan è il tè verde che ha noti effetti antiossidanti e accelera il metabolismo dei grassi. Il tè verde sembra inoltre essere in grado di inibire un enzima che assorbe i grassi nell’intestino, contribuendo così alla riduzione delle calorie assorbite.

Redasan si trova in farmacia.

sabato 15 agosto 2009

La dieta preistorica o dieta paleolitica: cosa è? Funziona?


























Mentre impazza la moda delle bacche di Acai, arriva in Italia una nuova dieta che promette, naturalmente, di perdere peso, ma anche e soprattutto di migliorare lo stato di salute generale, grazie ad un approccio... "primitivo".
La dieta preistorica o dieta paleolitica richiede di seguire il tipo di alimentazione che i nostri progenitori erano "costretti" a seguire per le limitate risorse a disposizione e per la mancanza di tecnologie sviluppate (leggi "fuoco").
Dato che gli uomini del paleolitico erano ancora principalmente cacciatori-raccoglitori e non ancora agricoltori-allevatori, la dieta paleolitica si basa principalmente sul consumo di carni e vegetali selvatici.
La dieta paleolitica consiste principalmente di carne, pesce, verdure, frutta e noci; non si consumano invece i prodotti dell'agricoltura, come cereali, legumi, latticini, sale, zucchero raffinato, oli e tutti i prodotti lavorati. Non ci sono indicazioni particolari su calorie e quantità. Chi segue la dieta paleolitica lo fa per la convinzione, in parte dimostrata da alcuni studi, che questo regime favorisca la buona salute. Le tribù che seguono ancora queste abitudini alimentari (ben poche ormai!) non soffrono di tutte quelle malattie "moderne" che affliggono i popoli civilizzati.

Una moda oppure un regime utile per disintossicarci dai prodotti troppo raffinati e sintetici che occupano le nostre tavole?
A voi la sentenza.

sabato 1 agosto 2009

Dieta dell'ananas: dimagrante e anti cellulite



















L'ananas è noto per le sue proprietà sgonfianti: combatte la ritenzione idrica e per questo i suoi estratti si trovano in molti preparati anticellulite. L'ananas inoltre contiene anche una sostanza, la bromelina che facilita la digestione (tanto che nei paesi tropicali la carne cruda viene messa a "riposare" nel succo di ananas per favorire una sorta di precottura che la rende più digeribile e morbida). Ma perchè non approfittare direttamente delle proprietà dell'ananas, per perdere qualche chilo non solo di liquidi ma anche di grasso. Ecco una dieta depurativa e anticellulite da portare avanti per non più di una settimana, con moderazione e buon senso.

Colazione
succo d’ananas, una fetta di pane integrale con un velo di marmellata

Spuntino
Una fetta di ananas fresco

Pranzo
80 grammi di pasta al pomodoro
verdure cotte condite con un cucchiaiono di olio
due fette di ananas fresco

Merenda
Una fetta di ananas fresco

Cena
pollo o pesce ai ferri,
insalata o verdure crude condite con un cucchiaino di olio
due fette di ananas


sabato 25 luglio 2009

Pulizia intestinale: funziona? E le bacche di acai?























Tra le ultime mode del settore salutistico su Internet domina la "pulizia intestinale".
La diffusione di questa pratica è probabilmente dovuta alla possibilità di acquistare facilmente (proprio online) alcuni preparati per la "pulizia intestinale". Nelle ultime settimane poi la pulizia intestinale è stata associata all'altra moda dietistica del momento, le bacche di acai, in una combinazione dimagrante che non ha nulla di scientifico.
Ma cosa è la pulizia intestinale?
Si tratta semplicemente di un clistere...una purga, che nelle intenzioni dei suoi sostenitori, dovrebbe riuscire a liberare l'intestino da quelle sostanze tossiche che si attaccano alle pareti dell'intestino crasso e retto e provocano la "autointossicazione" dell'organismo, autointossicazione che genera mal di testa, affaticamento, irritabilità e, non si sa bene come, sovrappeso.
A dimostrazione di ciò, i sostenitori della pulizia intestinale, pubblicano inquietanti foto di quello che hanno "ottenuto" dalla pulizia del loro intestino (evitiamo di darvi il link per potete trovarle cercando bowel cleanse su Google).
Il concetto di autointossicazione è assolutamente screditato nella moderna medicina: l'intestino non trattiene tossine e la sensazione di liberazione da mal di testa e affaticamento assomiglia molto di più alla sensazione di liberazione dopo un periodo di constipazione!
A ben vedere i sintomi citati (mal di testa, affaticamento, irritabilità) sono facilmente riconducibili alla sindrome dell'intestino irritabile o colon irritabile, ormai una vera epidemia in occidente! Ed è ovvio che l'evacuazione allevia i sintomi di fastidio... così come è altrettanto ovvio che i lassativi danno l'impressione di dimagrire, ma è solo un'impressione, dovuta allo svuotamento intestinale.

Recentemente le autorità americane hanno sottolineato la potenziale pericolosità di questi trattamenti se ripetuti: si rischia infatti di perdere ben più dei contenuti "tossici" del colon, si perdono anche sali minerali, elettroliti che mantengono l'equilibrio dell'organismo. Un abuso di queste pratiche di "pulizia intestinale" potrebbe portare perciò a scompensi, disidratazione e c'è persino il rischio di attacchi di cuore per le persone più deboli.

lunedì 20 luglio 2009

Kalo funziona e raddoppia: Kalo Bi-Active

La linea Kalo è presente da molti anni (12) sulla scena degli integratori alimentari utili per la perdita di peso. La presenza costante nel settore garantisce che Kalo funziona, naturalmente se inserito in un regime bilanciato volto alla perdita di peso. L'ultimo nato della linea è Kalo Bi-Active che sostituisce il precedente integratore Kalo proponendo alcune interessanti novità nella sua formulazione.
Il componente fondamentale di Kalo Bi-Active rimane l'ormai collaudatissimo chitosano, fibra di origine naturale che attrae i grassi e impedisce che vengano assorbiti; al chitosano sono stati abbinati nuovi principi attivi di origine vegetale.
Kalo Bi-Active presenta infatti una doppia composizione della compressa: lo strato esterno è composto dal chitosano che limita l’assorbimento dei grassi nello stomaco, mentre l'interno contiene estratti vegetali (Eugenia jambolana, Faseolamina) che limitano l’assorbimento degli amidi. Questa doppia azione combinata (- grassi, - zuccheri) potenzia l'efficacia di Kalo Bi-Active nelle diete dimagranti.
Come sempre nel caso degli integratori che servono da coadiuvanti nelle diete dimagranti, anche Kalo Bi-Active va assunto all'interno di una dieta ipocalorica, ma bilanciata, in abbinamento con un adeguato esercizio fisico.

martedì 14 luglio 2009

Master Cleanse: la dieta disintossicante delle star... ti fa vedere le stelle!

Master Cleanse... potremmo tradurlo come una Pulizia Magistrale! Master Cleanse è un "metodo" di disintossicazione estremo, spesso utilizzato come dieta dimagrante, inventato nel 1941 da tale Stanley Burroughs come panacea per tutti i mali e per tutte le forme di assuefazione (dal cibo, dall'alcool, dal caffè, dalla coca cola...). Ma in cosa consiste il Master Cleanse? Semplicemente si tratta di bere un beverone composto di acqua, succo di limone, pepe di cayenna e sciroppo d'acero (che a noi sembra un ingrediente esotico, ma è in realtà quello sciroppo zuccherino che gli americani mettono sulle frittelle).
Il beverone costituisce l'unica cosa che si introduce nell'organismo per almeno 10 giorni consecutivi. Le virtù salutistiche sono tutte da provare, ma certamente bere solo la magica mistura per 10 giorni non può che provocare un calo di peso velocissimo... che potrebbe essere ripreso subito dopo in altri 10 giorni. Il Master Cleanse è conosciuta anche come Lemon Cleanse o Maple Syrup diet (Dieta dello sciroppo d'acero).
Ultimamente la Master Cleanse è ritornata di gran moda perchè Beyoncè ha pubblicamente dichiarato di averla utilizzata per perder molti chili prima di girare Dreamgirls (dove interpretava una giovanissima Diana Ross), ma anche precisato che non la consiglierebbe come dieta dimagrante e Beyoncé non è di certo una che si preoccupa troppo delle sue curve!
In America, più che moda è mania: qui sotto potete vedere l'allestimento di un negozio alimentare con tutti gli ingredienti per il Master Cleanse e persino l'invito, sul cartello, a iniziare l'anno con questo metodo disintossicante.



















Attenzione però perchè la dieta delle star potrebbe farvi vedere le stelle se la prolungate o la ripetete troppo spesso.

giovedì 11 giugno 2009

Latte e cereali per fare sport e dimagrire


Siamo felici di scoprire che i nostri consigli di buon senso spesso vengono confermati dalle fonti più autorevoli. Tempo fa avevamo consigliato di seguire cenare a "latte e cereali" per 2-3 giorni alla settimana (un po' come facevano i nostri nonni che cenavano spesso con pane e latte) per ottenere un piccolo e graduale calo di peso, mantenendo l'apporto ideale di proteine, vitamine e sali minerali, all'interno di una dieta bilanciata.
Qualche giorno fa, Il Corriere ha pubblicato un articolo che cita uno studio realizzato su alcuni ciclisti dall'Università del Texas.
Dopo avere fatto un allenamento, i ciclisti sono stati rifocillati in maniera diversa. Al alcuni è stata data una tazza di latte e cereali, ad altri uno sport drink. Misurando la sintesi delle proteine e la ricostituzione delle riserve di glicogeno, due elementi che servono a capire quanto e come si sta recuperando dopo un allenamento, latte&cereali hanno dati gli stessi risultati dello sport drink!
Cosa aspettate? Fate scorta dei vostri cereali preferiti!

martedì 9 giugno 2009

Dieta liquida per dimagrire prima del mare!

La dieta liquida "estrema" non è consigliabile per una serie di motivi come abbiamo avuto modo di spiegare in un post precedente. Tuttavia è possibile seguire una dieta dimagrante che combina la fase liquida e la fase solida in maniera equilibrata, così da poter godere degli effetti disintossicanti e dimagranti del "mangiar liquido" senza andare incontro a carenze alimentari. Durante l'estate inoltre la dieta liquida si segue più facilmente perché aiuta a reintegrare i liquidi persi.
Insomma un bel frullato fresco fatto in casa al posto della pastasciutta può essere una buona idea se integrata con altre fonti proteiche.

Ecco un giorno tipo, con alcune varianti/sostituzioni possibili:

COLAZIONE
tisana con un cucchiaino di zucchero
3 biscotti integrali
 
SPUNTINO
1 yoghurt magro

PRANZO
frullato/centrifugato con due porzioni di frutta (1 mela + 1 banana per esempio)
insalata mista preferita  condita con 1 cucchiaio di olio
un panino integrale

SPUNTINO
1 frutto

CENA
1 piatto di passato di verdura mista
pesce/pollo ai ferri
macedonia


lunedì 8 giugno 2009

Adipe-Lip per dimagrire senza fatica

Adipe-Lip è uno degli integratori alimentari più conosciuti e diffusi. Si tratta di un prodotto disponibile in compresse. I principi attivi di Adipe-Lip sono la fucoxantina, l'opunzia, il tè verde ed altri estratti vegetali, tra i più collaudati per il supporto a diete ipocaloriche.
La fucoxantina, estratta da un'alga giapponese, è ormai onnipresente negli integratori dietetici perché stimola l’utilizzazione del grasso e il metabolismo.
Inoltre, inibisce l'ulteriore accumulo di grassi durante il periodo di assunzione.
L’opunzia agisce nell'intestino per limitare l'assorbimento di grassi e zuccheri, mentre l’estratto di té verde contribuisce a velocizzare il metabolismo per consumare i grassi accumulati.
Adipe-Lip contiene poi un mix di vegetali come la lespedeza e il meliloto, diuretici e drenanti, insieme alla frangula, al tamarindo, alla cassia fistola e alla cassia angustifolia... un cocktail di estratti vegetali che bene accompagnano una dieta dimagrante equilibrata.
Una compressa al giorno prima di uno dei pasti principali aiuta a proseguire nella dieta dimagrante con la certezza di ottenere risultati.

sabato 11 aprile 2009

Dieta amara delle erbe o dieta delle erbe amare: insomma insalata


Ogni stagione ha la sua dieta dimagrante ideale. Mentre nel pieno dell'inverno vi consigliavamo la dieta delle arance per fare il pieno di vitamina C, ora che è arrivata la primavera dobbiamo approfittare delle verdure fresche che ci offre la stagione. Il periodo pasquale è, come si sa, il periodo delle erbe che si consumano, anche per tradizione religiosa, in grande quantità. Le verdura a foglia larga e verde (insalata, spinaci, biete, catalogna...) sono disintossicanti, sgonfiano e insomma purificano, soprattutto quelle che tendono ad avere un sottofondo amarognolo, come la catalogna e le erbe amare che crescono spontaneamente nelle campagna di tutta Italia (per raccoglierle fatevi aiutare da un occhio esperto però, sono un po' come i funghi).

Ecco il menù tipo giornaliero, con alcune varianti/sostituzioni possibili:

COLAZIONE
tè con un cucchiaino di zucchero
3 biscotti integrali
 
SPUNTINO
1 yoghurt magro

PRANZO
60 g di riso/pasta conditi con 1 cucchiaio di olio e verdure
insalata mista preferita  condita con 1 cucchiaio di olio
macedonia

SPUNTINO
1 frutto

CENA
pesce/pollo ai ferri
200 g di biete/spinaci/catalogna/erbe amare condite con 1 cucchiaio di olio
1 frutto

Da Orlistat a Allì: il marketing perde peso e guadagna clienti


Che cosa è questo?
Caramelle zigulì versione 2009? Vitamine per bambini svogliati?
No, si tratta semplicemente del nuovo packaging (leggi: confezione) con il quale verrà lanciato il farmaco per dimagrire Allì, un nuovo prodotto farmaceutico per la perdita di peso a base dell'ormai noto orlistat. L'orlistat inibisce l'assorbimento di grassi a livello intestinale, con conseguenti problemi di frequenti evacuazioni in bagno!
L'orlistat non è una novità ed è già commercializzato in Italia e in Europa attraverso il farmaco Xenical, di cui è il principio attivo fondamentale. Nel caso dello Xenical è necessario avere una prescrizione medica per poter ottenere il farmaco (motivo per il quale l'acquisto di Xenical viene spesso effettuato attraverso siti non italiani), ma Allì potrebbe non avere bisogno di prescrizioni perchè il dosaggio del principio attivo è dimezzato rispetto al classico Xenical. Per questo motivo Allì è liberamente in vendita negli Stati Uniti. Tuttavia le critiche al prodotto non sono mancate: proprio il basso dosaggio unito alla mancata prescrizione, potrebbero favorire una certa leggerezza nel consumo del farmaco; lo stesso packaging accattivante è stato criticato per essere... troppo carino... così carino da sembrare troppo innocente come una caramella.
Riuscirà mai la nostra Allì a diventare un farmaco da banco in Europa come negli Stati Uniti? Viste le polemiche suscitate negli Stati Uniti dopo il successo di vendite, ci sembra poco probabile... ma dopotutto, meglio un farmaco giocattolo che si prende a cuor leggero o un farmaco serio che si prende con cautela?


martedì 17 marzo 2009

Giorno e notte con Fuco Pure: funziona?



















Giorno e notte, giorno e notte, 24 ore... quante volte avete sentito questa orrenda musichetta per radio o sulle televisioni locali? Giorno e Notte con Fuco Pure è uno degli "aiutini dimagranti" più famosi e più longevi sul mercato italiano. 
Giorno e Notte contiene estratti di erbe che aiutano il metabolismo dei grassi e ne rallentano l'assorbimento; in particolare il Fuco Pure è il nome "commerciale" della fucoxantina, una sostanza estratta dall'alaga giapponese wakame, che ha dimostrato di favorire la produzione di proteine in grado di velocizzare il consumo dei grassi. 
Al di là del grave danno culturale apportato dal jingle Giorno e Notte, questo prodotto funziona o non funziona, fa male o non fa male? 
Bisogna dire a favore del prodotto che Giorno e Notte è presente sul mercato italiano da tantissimi anni (nella formula e nel noome originario non c'era il Fuco Pure) e, a differenza di molti altri prodotti, non ha mai destato sospetti di pericoli per la salute e l'informazione alla clientela è sempre stata erogata correttamente, anche chiassosamente, ma senza comunicazioni infondate. A favore di Giorno e Notte troviamo anche il fatto che i suoi ingredienti sono ben conosciuti e sperimentati, e non destano timori. L'unico reale pericolo è l'eccessivo rilassamento di chi assume il prodotto pensandolo come alternativa ad un vero regime dimagrante: come specificato dai produttori stessi è necessario associare una dieta equilibrata e una moderata attività fisica. Dalle testimonianze trovate su web, la sensazione è che possa essere un coadiuvante utile per la perdita di peso, ma solo se inserito all'interno di un regime dimagrante.

venerdì 13 marzo 2009

L'indice glicemico - Conclusioni

Come spiegato nell'ultimo contributo sull'indice glicemico,  le diete che si basano sull'indice glicemico (dieta Zona, dieta Montignac) prevedono in sintesi di preferire gli alimenti poveri di carboidrati che evitano i picchi di glicemia e i picchi di produzione di insulina,  che come indicato nella dieta Montignac sono i responsabili del sovrappeso. I critici della dieta Montignac sostengono che si tratta dell'ennesima versione della dieta iper-proteica, che eliminando e demonizzando i carboidrati si finisce per ridurre drasticamente l'apporto calorico e non soltanto "i picchi glicemici". Questo accade perchè, anche se non si contano le calorie e le quantità, gli alimenti con basso indice glicemico sono anche, nella maggior parte dei casi, gli alimenti con un più basso contenuto calorico. Unica eccezione sono gli alimenti con alto contenuto di grassi, e, sorpresa sorpresa, la dieta Montignac raccomanda di limitare proprio i grassi, nonostante il loro basso indice glicemico. 
Insomma, la dieta Montignac non sarebbe altro che la classica dieta iper-proteica che demonizza i carboidrati, nascondeli questa volta sotto l'etichetta "alimenti ad alto indice glicemico". 


mercoledì 11 marzo 2009

L'indice glicemico: la dieta Zona e la dieta Montignac

La dieta elaborata da Michel Montignac si basa sull'idea che il sovrappeso è il risultato di un'eccessiva produzione di insulina.
L’insulina regola la quantità di zuccheri nel sangue (glicemia). Quando il livello di zuccheri in circolazione sale, il pancreas secerne insulina per mantenere la glicemia al giusto grado: troppi zuccheri nel sangue infatti comportano una situazione problematica per l'organismo (iperglicemia). Tanto maggiore è la quantità di zuccheri introdotti, tanto maggiore sarà la quantità di insulina che dovrà essere prodotta dal pancreas. Secondo Montignac questo picco di insulina altera alcuni meccanismi metabolici (litogenesi), che portano l’organismo a "immagazzinare" i grassi.  Obiettivo della dieta Montignac è perciò evitare i picchi di insulina nel sangue; per questo 
Montignac non considera i suoi consigli una vera dieta: non ci conteggi di calorie, pesature, limiti di quantità... perchè non importa "quanto si mangia", ma "cosa si mangia": ovviamente si possono mangiare gli alimenti dall'indice glicemico basso, in modo da mantenere i livelli di insulina nei giusti valori. Vanno invece aboliti i cibi con indice glicemico alto. Sorpresa, sorpresa: gli alimenti con alto indice glicemico corrispondono ai carboidrati: derivati dei cereali come pane, pasta, patate, riso e zuccheri. Invece gli alimenti con indice glicemico basso troviamo tutti gli alimenti proteici (carne, pesce, soia), ma anche gli alimenti grassi! Perché spesso contengono pochi carboidrati e zuccheri. 


lunedì 9 marzo 2009

L'indice glicemico questo sconosciuto - Parte 3




























Come spiegato nelle puntate precedenti, l'indice glicemico di un alimento dà una misura della velocità con la quale gli zuccheri di quell'alimento vengono assorbiti dal sistema digerente e messi in circolo nel sangue. L'indice glicemico perciò non indica le "calorie" di un cibo, tanto meno può indicare se un alimento è buono o cattivo dal punto di vista dietetico. Per esempio, i grassi da cucina  (olio, burro) hanno un indice glicemico basso, perché non contengono zuccheri, ma appunto... grassi. Il latte intero ha un indice glicemico più basso del latte scremato, perchè contiene più grassi; tuttavia 100 g di latte intero hanno sicuramente più calorie di 100 g di latte scremato.
Un altro elemento da notare sono i valori molto ampi che l'indice glicemico può mostrare per uno stesso tipo di alimento: una pera può avere indici glicemici molto diversi, in base alla varietà, al grado di maturazione (più è matura, più è dolce, più alto è l'indice glicemico). E' molto importante chiarire questo punto: gli alimenti con alto indice glicemico non  "fanno ingrassare" in maniera diretta, come sembrerebbe dall'informazione più superficiale che è stata rielaborata a partire dalle ultime diete dimagranti in voga.
Nel prossimo articolo parleremo in fatti di come l'indice glicemico viene impiegato nella dieta Montignac e nelle ultime diete dimagranti più famose.

venerdì 6 marzo 2009

L'indice glicemico, questo sconosciuto - Parte 2



















Come dicevamo nella prima puntata, continuamo a scoprire gli arcani misteri dell'indice glicemico. 
Avevamo definito l'indice glicemico come un valore relativo a un punto di riferimento stabilito a priori dai nutrizionisti: il punto di riferimento è la velocità di innalzamento della glicemia provocata dallo zucchero nella sua forma più semplice, il glucosio. Al glucosio viene attribuito il valore di 100.
In pratica se un alimento possiede un indice glicemico di 50, vuol dire che l'alimento fa alzare la glicemia con una velocità che è la metà di quella del glucosio. 
Come si fa a calcolare l'indice glicemico di un alimento?
L'indice glicemico viene calcolato attraverso test sperimentali, facendo assumere ad un soggetto 100 g di un certo alimento e misurando poi l'innalzamento della glicemia (concentrazione degli zuccheri nel sangue). Gli indici glicemici dei principali alimenti vengono poi riportati in tabelle. E' importante sapere qual è il punto di riferimento delle tabelle degli indici glicemici. Esistono infatti tabelle diverse,  dove l'alimento di riferimento non è il glucosio, ma il pane bianco, un alimento usato nella vita reale, a differenza del glucosio, che viene usato solo per studi scientifici. Quando parliamo di glucosio infatti non stiamo parlando dello zucchero bianco comunemente utilizzato in cucina, ma ad un composto raffinato utilizzato in ambito medico e per alcune preparazioni speciali di pasticceria. Qui è possibile trovare una tabella con riferimento al pane bianco e senza legami con diete dimagranti sponsorizzate (il sito è dedicato ai diabetici per i quali l'indice glicemico ha una notevole importanza per gestire meglio i picchi glicemici).
Nella prossima puntata analizziamo la tabella per vedere quali suggerimenti ci dà...

mercoledì 4 marzo 2009

L'indice glicemico degli alimenti - Parte 1






























L'indice glicemico: questo sconosciuto... Chi si muove nel mondo delle diete dimagranti per passione (?) o per bisogno, avrà sicuramente sentito parlare dell'indice glicemico moltissime volte: mangia questo invece che quello perchè ha un indice glicemico basso, bisogna eliminare gli alimenti ad alto indice glicemico...  L'indice glicemico è praticamente il protagonista dell'ultima dieta-fenomeno che ha attraversato l'Atlantico, la dieta a Zona, ma c'è persino una dieta detta dell'indice glicemico (o dieta Montignac, dal nome dell'inventore), ma l'indice glicemico è entrato a far parte delle versioni aggiornate delle classiche diete proteiche: la dieta Atkins, la South Beach... Ma che cosa è? Ce l'hanno solo alcuni alimenti?
Spiegare cosa è l'indice glicemico, come agisce e cosa c'entra con le diete dimagranti non è semplicissimo. Perciò spiegheremo i misteri dell'indice glicemico nell'arco di 3 post.
L'indice glicemico di un certo alimento indica la velocità con cui aumenta la concentrazione di zuccheri nel sangue dopo avere mangiato 50 g di quell'alimento. L'indice glicemico non è un valore assoluto, ma un valore percentuale, espresso in rapporto alla velocità di aumento della concentrazione di zuccheri dopo avere asssunto 50g di zucchero "puro". Capito niente? Seguiteci al prossimo post che verrà pubblicato venerdì! Oppure iscrivetevi al feed RSS o al servizio di post via email.

lunedì 2 marzo 2009

Xenical per dimagrire? Attenzione alla prescrizione

Recentemente è stato pubblicato il risultato di uno studio condotto su un gruppo di persone che avevano seguito un regime dimagrante con il supporto del farmaco Xenical. Durante la cura a base di Xenical si raccomanda di non superare il 30% di grassi nella dieta quotidiana: una percentuale superiore infatti potrebbe favorire alcuni problemi intestinali (diarrea). Questa situazione dovrebbe, involontariamente, aiutare i pazienti a costruire una routine alimentare più equilibrata e salutare, pena una serie di imbarazzanti viaggi al bagno!
Lo studio ha però dimostrato che, a distanza di due anni dalla conclusione del regime dimagrante con Xenical, la maggior parte dei pazienti non rispettava più questo limite nell'assunzione di grassi. Si rischia perciò di riprendere le cattive abitudini.
Il rischio è più alto per chi utilizza farmaci per dimagrire che hanno un'azione particolarmente potente, come è il caso dello Xenical, che riduce del 30% l'assorbimento dei grassi nell'intestino! Anche se dobbiamo dire che l'effetto psicologico del rischio diarrea ci sembra davvero un potente taglia-grassi!
Xenical può essere prescritto dal dietologo, o essere acquistato nelle farmacie online dove potrete ricevere la prescrizione da un medico che avrà esaminato i dati medici che avrete fornito (età , sovrappeso etc...).

lunedì 23 febbraio 2009

Cereali integrali per dimagrire

Una volta i nostri nonni cenavano spesso con pane e latte, soprattutto quando c'era poco tempo a disposizione (e veramente anche epoco da mangiare...)
Quanti di voi alla sera tornano a casa così tardi e così stanchi da non aver voglia di preparare niente?
Io alzo la mano. Ecco perchè personalmente ho sperimentato che sostituire un pasto con un tazza di cereali integrali è un modo semplice per perdere un po' di sovrappeso in maniera graduale. I cereali integrali danno sazietà a lungo, insieme al latte favoriscono la produzione di serotonina e dopamine che rilassano e favoriscono il sonno. Una tazza di cereali + latte parzialmente scremato apporta circa 200 kcal, che con un frutto diventano circa 300 kcal. Grazie al latte l'equilibrio carboidrati-proteine-grassi è assicurato e si finisce per introdurre meno calorie rispetto a un pasto completo, a una pizza surgelata, a un "quattro salti in padella"...
Sul mercato sono disponibili molti prodotti di questo tipo, in pratica tutte le linee di cereali per la colazione propongono ormai una versione con cereali integrali; in genere la composizione base è simile: frumento integrale, mais, riso, e talvolta l'aggiunta di frutta secca, frutta disidratata, cioccolato... Di solito io scelgo i cereali Fitness Nestlé, perchè esistono in diverse varianti e sono piuttosto economici, nonostante la marca famosa. La versione che preferisco è quella con mandorle e miele, sorprendentemente poco dolce e calorica, nonostante il nome "mandorle e miele". 
Sostituire la cena con una tazza di latte e cereali integrali con un frutto è un'idea semplice, da ripetere 2-3 volte alla settimana (non di più, anche per evitare la noia), per perdere gradualmente un paio di chili in qualche mese.

venerdì 20 febbraio 2009

La dieta del 2009: Acai Berry per tutti!

La dieta della banana ha dominato il 2008 italiano ed è tuttora in fase di avanzamento in Italia. Per avere informazioni su questo regime alimentare che viene dal Giappone, leggete i nostri precedenti post sulla dieta della banana.
Ma per quanto riguarda il 2009, prevediamo che la nuova dieta alla moda sarà molto probabilmente la Acai Berry Diet, o traducendo in italiano, la dieta dell'acai. L'acai (o açaì) è un frutto, esattamente una bacca, che cresce soltanto in alcune zone del Brasile, nella regione amazzonica. Si tratta di un frutto tradizionalmente usato dalle tribù indios e utilizzato da molto tempo anche dai brasiliani. Non esiste una specifica dieta dell'acai, ma un vero e proprio proliferare di dieta, più o meno ipocaloriche, che integrano il frutto o meglio ancora i preparati, le bevande, gli estratti a base di acai.
La frenesia mediatica attorno a questo frutto è stata così grande che anche i grandi marchi alimentari americani hanno rinnovato molti prodotti a base di Acai (compresse, succhi di frutta, mix di cereali e le già discusse "acque vitaminizzate").
Cosa c'è di vero? Il potere antiossidante dell'acai è stato provato scientificamente in maniera certa: sembra davvero essere il frutto più prodigioso finora scoperto. Questo comporta anche il fatto che le bacche di acai sono molto costose e lo sono anche i suoi derivati. Ma fanno dimagrire? La fama dell'acai è così potente che diverse diete dimagranti la vedono protagonista come agente "dimagrante"... Vedremo come arriverà in Italia!
Per chi vuole provare direttamente è possibile ordinare velocemente le compresse a base di Acai anche online.



mercoledì 18 febbraio 2009

Aqua Therapy: funziona o è solo acqua fresca?
















Noi che vaghiamo per la blogosfera del wellness americano, sapevamo che prima o poi sarebbero arrivate anche qui. E sono arrivate: le acque della salute, come dice uno slogan...
Da qualche settimana è in corso il lancio di Aqua Therapy, prodotta dalle Sorgenti di Thione. All'apparenza una semplicissima bottiglia di acqua minerale, nelle intenzioni dei produttori un integratore di principi funzionali di origine vegetale, selezionati per aiutare uno specifico problema di salute...e talvolta di estetica. Controllare il colesterolo, ridurre l'assorbimento di grassi, infoltire i capelli, rafforzare il sistema immunitario, combattere la cellulite: le mission delle acque della salute sono riassunte nel sito ufficiale www.aquatherapy.it, dove curiosamente non esiste una pagina generica di spiegazione del prodotto, del tutto nuovo per il mercato italiano, per lo meno in questa formulazione: di bevande con le vitamine aggiunte ne abbiamo viste già tante, ma qui si reclama qualcosa in più, con effetti specifici e mirati per un certo tipo di problema. Nelle schede delle acque, le si definisce "complementi alimentari".
Come agiscono queste acque 2.0? Estratti titolati di erbe ridotti in polvere sono contenuti nel tappo e vengono rilasciati nell'acqua solo poco prima di consumarla. In pratica l'azione dovrebbe essere simile a quella degli integratori alimentari.
L'idea che i principi attivi siano conservati all'interno del tappo e vengano poi liberati solo al momento dell'assunzione del prodotto è certamente un elemento che vuole richiamare il prodotto farmaceutico, visto che molti farmaci hanno questo tipo di dispositivo. Trovata di marketing per innalzare il posizionamento del prodotto da "alimentare" a "curativo" oppure garanzia di qualità e buona conservazione dei principi? Probabilmente entrambi.
Per il momento non è semplice acquistare Aqua Therapy, soprattutto se non vivete in una grande città: si può trovare anhce nei supermercati ma nei reparti di parafarmacia. E' possibile acquistarla online al modico prezzo di 3 euro per bottiglia.

Negli Stati Uniti i prodotti di questo tipo, in genere definiti come "acque addizionate di vitamine", esistono da moltissimi anni e di solito si presentano in una versione molto più colorata e smagliante della salutistica confezione di Aqua Therapy. Ultimamente sono spesso sotto accusa per la cattiva comunicazione delle loro supposte proprietà benefiche. Raramente contengono estratti di frutta o erbe e spesso sono addizionate di aromi e varie sostanze dolcificanti per renderle più appetibili al grande pubblico e, incomprensibilmente, per annullare gli effetti benefici delle vitamine. Spesso contengono anche conservanti, cosa che non accade con Aqua Therapy grazie al sistema che conserva nel tappo i principi attivi. Per lo meno, la nostra versione italiana dell'acqua vitaminizzata sembra prendere il suo ruolo molto sul serio e non si concede compromessi... per quanto riguarda l'efficacia, aspettiamo la prova dei consumatori.

lunedì 16 febbraio 2009

La dieta contro l'influenza di stagione.. e si dimagrisce!























Non so a casa vostra, ma a casa nostra l'influenza sembra avere colpito in ritardo. Dalla fine di Gennaio ad oggi, una vera epidemia di febbre alta con mal di testa si è abbattuta tra colleghi e conoscenti. Certo l'influenza non sempre si può evitare, ma si possono creare le condizioni per , anche attraverso l'alimentazione. Una bella dieta con un contenuto di calorie leggermente ridotto e una percentuale maggiore di vegetali freschi e ad alto contenuto di vitamina C. In genere si tende ad associare alla dieta l'idea di debolezza, ma come è stato dimostrato da tempo, una volta garantito l'apporto calorico necessario, l'equazione più calorie più salute non ha nessun senso, anzi...
In realtà una dieta più controllata che ci "costringe" a integrare più frutta e verdura per innalzare le quote vitaminiche del nostro organismo, inevitabilmente ci porterà a perdere qualche chilo nel corso di un mese. E anche se non vi sentite a rischio influenza (magari l'avete già fatta) si tratta comunque di un breve regime disintossicante, ideale per chiudere l'inverno e affrontare la primavera a braccia aperte... marzo è sempre più vicino!

Ecco una giornata tipo con le possibili sostituzioni:

COLAZIONE
1 yoghurt probiotico
30 g di pane o cereali 
caffè/tè con 1 cucchiaino di zucchero
 

PRANZO
80 g di riso/pasta con condimento leggero
200 g circa di verdura cotta o cruda condita con 1 cucchiaio di olio
1 agrume (1 arancia/ 1 pompelmo/ 2 clementine)

CENA
100 g di pesce/carne bianca ai ferri
verdura cotta o cruda condita con 1 cucchiaio di olio
1 agrume (1 arancia/ 1 pompelmo/ 2 clementine)

Photo Credit: vanz

venerdì 13 febbraio 2009

Dimagrire per sempre: la dieta consapevole






















Carboidrati, proteibe, zuccheri, calorie: chi cerca di dimagrire è comprensibilmente ossessionato da cosa mangiare. Ma tanto importante quanto il "cosa mangiamo" è il "come mangiamo". Oltre alle abitudini alimentari sbagliate, esiste anche un atteggiamento di base sbagliato che è abbastanza comune in tutte le persone che sono in sovrappeso. Chi è in sovrappeso mangia sovrappensiero (eh sì!) e annulla gli effetti positivi di una dieta dimagrante nel giro di pochissimo tempo. Se non si presta attenzione all'atto di mangiare, è facile mangiare molto di più e molto oltre la sensazione di sazietà perchè, semplicemente, il messaggio non arriva alla nostra consapevolezza. 

- Bandire TV e PC mentre si mangia (per lo meno mentre si consumano  i pasti principali)

- Apparecchiare la tavola, non mangiare in piedi, non mangiare direttamente dalle pentole o dalle confezioni di cibo: il pasto deve avere un inizio e una fine, un confine, un tempo preciso.

- Mangiare da soli o con pochissime persone: è brutto, ma l'idea è che tutto quello che distrae dal cibo (come la TV) deve essere limitato e purtroppo la compagnia a tavola distrae moltissimo prolungando i pasti e distogliendo l'attenzione da quanto si mangia e da quanto si è mangiato.

Photo Credit: burningimage

mercoledì 11 febbraio 2009

Dieta yo-yo: mangia quel cioccolatino!
























La maggior parte delle persone a dieta... falliscono la loro dieta. La cosa curiosa è che il fallimento non è spesso un fallimento generale, cioè una incapacità di seguire il regime alimentare assegnato. Al contrario, il fallimento della dieta dimagrante è spesso innescato da un singolo evento che rompe la "perfezione" dello schema alimentare che si sta seguendo. Una volta rotto l'incanto, come in una formula magica pronunciata male, tutto l'impianto che ha retto la dieta (motivazione, auto-disciplina, costanza) cade di botto e si trascina dietro la stessa idea del mettersi a dieta e dello stare a dieta. Questo "evento" dirompente è spesso una piccola infrazione: il pane che accompagna l'insalata, le patatine offerte dal collega, il cioccolatino imprevisto al bancone del bar. Rinunciare a settimane di dieta per un cioccolatino? Visto dall'esterno, da una persona che non sta a dieta, sembra certamente una reazione isterica! Eppure nella psicologia di chi sta a dieta ha un senso: il timore di non farcela, la paura di lasciarsi andare alla fame e alle voglie è così potente e continuamente presente, che anche il più piccolo inciampo nel percorso si presenta come la dimostrazione che non si può resistere, che non ce la si farà mai. E perciò, che senso ha trattenersi e rimettersi in carreggiata?
La soluzione sta nella consapevolezza con cui si rompe la dieta: un biscotto, una coca cola potranno sballare il conteggio giornaliero delle calorie, ma non delle calorie settimanali se prenderete le vostre contromisure il giorno dopo.
La soluzione, nei casi più gravi di "senso di colpa" potrebbe essere addirittura "mettere le mani avanti", nel senso di assicurarsi di rompere la regola una volta al giorno (sempre in piccole quantità) così da togliersi la voglia senza rovinare tutto il lavoro fatto. Certo, così perderete 3 chili invece di 4... ma non dovrete ricominciare daccapo tra un mese!


lunedì 9 febbraio 2009

Le abitudini dei magri "per costituzione"

Dopo il metabolismo lento e le ossa grandi, analizziamo un altro luogo comune della dietoloa comune: i magri "per costituzione".
E' vero che il metabolismo può essere più o meno veloce da persona a persona, anche per motivi fisiologici determinati dal nostro patrimonio genetico... tuttavia spesso quello che una persona è viene determinato più da quello che fa piuttosto che da quello che è. Se una porta è stretta, certamente E' stretta, ma lo è perchè è stata costruita così. E' probabile che molte delle persone magre che invidiate, seguano, magari in maniera inconsapevole, delle abitudini di vita e alimentari che le aiutano a mantenersi snelle. Eccone alcune...

Le persone magre:

...non stanno mai ferme. Si alzano per cambiare canale, passeggiano per casa mentre parlano al cellulare, salgono le scale a piedi per prendere il treno in ritardo, si stirano mentre guardano la tv sul divano, e soprattutto, non vanno in palestra.

...mangiano più proteine. Mangiano, mangiano quei maledetti! Ma spesso sono persone che preferiscono la carne alla pasta, il pesce alla pizza. I cibi proteici sono, a parità di peso e volume, meno calorici dei cibi ad alto contenuto di carboidrati e zuccheri.

...mangiano porzioni piccole. Mangiano burro, creme, dolci: un fiocco sulle fette biscottate, un assaggio di cioccolato. Quei maledetti mangiano tutto, ma poco di tutto dobbiamo dirlo.

...se ne fregano del loro peso e della loro linea. E per forza! - Direte voi - sono magri di costituzione! E se la magrezza fosse il risultato del menefreghismo e non la sua causa? Avete notato che ingrassate nel momento stesso che vi mettete a dieta? Scatta subito il meccanismo di ribellione? E allora non vi tormentate con regole e privazioni. Seguite il vostro istinto.


giovedì 5 febbraio 2009

Dimagrire e divertirsi con la palestra virtuale di WiiFit




























Il regalo più ricercato dell'ultimo Natale è stata certamente la Wii della Nintendo. Per quei pochi che non lo sapessero, si tratta di una consolle per giochi, ma non la solita consolle con joystick e filo attaccato, bensì una consolle dotata di dispositivi senza fili che interagiscono direttamente con il gioco che compare sullo schermo della televisione. A quanto pare la consolle sta avendo più successo tra i giovani adulti che tra i bambini, perché è possibile utilizzarsi per allenarsi, in maniera simile alle simulazioni che si usano per il training di atleti professionisti, piloti... astronauti! Tanto che in America viene consigliato come alternativa divertente all'attività fisica in palestra.
Se cercate un'idea diversa perché non potete frequentare abitualmente una palestra (per problemi di lavoro, familiari o finanziari) o perché avete fallito con i classici attrezzi da usare in casa, la Wii è un investimento che potrebbe farvi risparmiare sull'abbonamento della palestra e farà felice tutta la famiglia. La consolle Wii base costa circa 250 euro, la Wii Fit per praticare sport sulla pedana Wii costa circa 90 euro.

martedì 3 febbraio 2009

Ho le ossa grandi e il metabolismo lento





















Ho le ossa grandi e il metabolismo lento. 
Quanti di voi non hanno mai usato queste scuse "scientifiche" per giustificare il sovrappeso?
Il metabolismo lento in effetti può essere un fatto di costituzione, prima di affermarlo bisognerebbe però valutare quanto movimento e attività fisica si fanno: se si è attivi come un bradipo è ovvio che il metabolismo è lento! Se si fa attività fisica, anche molto leggera il metabolismo si sveglia. Qualche aiuto per svegliare il metabolismo arriva anche da alcune scelte alimentari.

Mangiare spesso: ogni volta che mangiamo, il sistema digerente si sveglia, si riscalda, brucia energia e riattiva il metabolismo per portare a termine le funzioni digestive. Più spesso mangiamo e più spesso si riattiva. Mangiare spesso perciò tiene il metabolismo su di giri e consuma più calorie. Naturalmente il totale delle calorie giornaliere deve rimanere lo stesso!

Mangiare proteine: le proteine sono complesse da digerire, ci vuole molto più lavoro e molto più tempo per scomporre le proteine nell'apparato digerente. Il metabolismo rimane così attivo più a lungo.

Fare colazione: al mattino il metabolismo è al minimo, a causa del lungo riposo notturno; l'ideale è risvegliarlo subito mangiando una colazione completa di carboidrati (pane) e proteine (latte, yoghurt).

Mangiare spezie (peperoncino in particolare): le spezie e il peperoncino in particolare accelerano il metabolismo e (proteggono da molte infezioni!)

Tè verde: il magico tè verde, ormai comunissimo in tutti i supermercati, e aiuta a bruciare più calorie, soprattutto se lo si sorseggia tutta la giornata.

Photo Credit: duegnazio

lunedì 2 febbraio 2009

Il braccialetto per dimagrire: fattelo in casa!

Da quando Lance Armstrong lanciò il suo famoso braccialetto giallo, simbolo della raccolta fondi per la ricerca contro i tumori, abbiamo visto proliferare  tutta una serie di bracciali di gomma, in vari colori, a sostegno di tante cause.
Il braccialetto "benefico" non è soltanto il simbolo della piccola donazione, ma anche una "affermazione". Il braccialetto benefico dice "io sto dalla parte di", "io sostengo questo": quando lo portiamo, lo portiamo perchè vogliamo comunicare agli altri la nostra intenzione ed è per noi un costante promemoria della nostra intenzione. Questa funzione del braccialetto è stata applicata da una società americana ad una serie di braccialetti dedicati a chi deve perdere peso: il braccialetto per la dieta viene venduto qui con le istruzioni per caricarlo di energia positiva e tanta buona volontà! Ma perchè spendere soldi per una risorsa non materiale? Fatevelo in casa con un braccialetto decente!
Comprate un braccialetto che vi piace, meglio evitare i braccialetti perchè la vostra memoria li associa già ad esperienze passate, e parlategli per 10 minuti tutti i giorni (magari mentalmente): esprimete con frasi brevi e assertive ("Voglio dimagrire", non "Vorrei, mi piacerebbe...") le vostre intenzioni e i vostri obiettivi per quanto riguarda la perdita di peso. E poi indossatelo sempre, quando allungherete la mano per prendere un bombolone, l'occhio vi cascherà sul braccialetto e il mantra "Voglio dimagrire" risuonerà nella vostra testa...
Namaste!