lunedì 9 marzo 2009

L'indice glicemico questo sconosciuto - Parte 3




























Come spiegato nelle puntate precedenti, l'indice glicemico di un alimento dà una misura della velocità con la quale gli zuccheri di quell'alimento vengono assorbiti dal sistema digerente e messi in circolo nel sangue. L'indice glicemico perciò non indica le "calorie" di un cibo, tanto meno può indicare se un alimento è buono o cattivo dal punto di vista dietetico. Per esempio, i grassi da cucina  (olio, burro) hanno un indice glicemico basso, perché non contengono zuccheri, ma appunto... grassi. Il latte intero ha un indice glicemico più basso del latte scremato, perchè contiene più grassi; tuttavia 100 g di latte intero hanno sicuramente più calorie di 100 g di latte scremato.
Un altro elemento da notare sono i valori molto ampi che l'indice glicemico può mostrare per uno stesso tipo di alimento: una pera può avere indici glicemici molto diversi, in base alla varietà, al grado di maturazione (più è matura, più è dolce, più alto è l'indice glicemico). E' molto importante chiarire questo punto: gli alimenti con alto indice glicemico non  "fanno ingrassare" in maniera diretta, come sembrerebbe dall'informazione più superficiale che è stata rielaborata a partire dalle ultime diete dimagranti in voga.
Nel prossimo articolo parleremo in fatti di come l'indice glicemico viene impiegato nella dieta Montignac e nelle ultime diete dimagranti più famose.

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