sabato 22 novembre 2008

Dieta o chirurgia plastica? Cambia il tuo stile di vita

In un articolo del New York Times, il dottor Gerald Pitman, tra i più famosi chirurghi plastici americani, sostiene di incoraggiare sempre i pazienti a scegliere la via della dieta sana e del sano esercizio fisico prima di sottoporsi a interventi chirurgici per motivi estetici.
In una recente conferenza il dottor Pitman ha invitato i presenti (tutti aspiranti vittime del suo bisturi) a prendere in considerazione questi punti prima di decidere:

- Prima di rivolgersi al chirurgo, cercare di cambiare i propri stili di vita, per esempio...
- Dare una bella aggiornata al guardaroba, al taglio di capelli, al make up invece di cercare subito un lifting facciale per "ringiovanirsi"
- Dormire di più per togliere occhiaie e borse sotto gli occhi, senza dover arrivare alla blefaroplastica per eliminarle
- Fare esercizio e movimento (quello che si preferisce), per liberare endorfine, gli ormoni del buon umore e combattere gli stati di leggera depressione che amplificano i problemi

In un campo dove i ciarlatani e i profittatori hanno gioco facile di fronte ai pazienti che hanno un'immagine distorta del proprio corpo o una forte mancanza di autostima, è utile ricordare che la chirurgia estetica rimane sempre e comunque una procedura chirurgica che può comportare rischi, anche gravi, anche quando viene eseguita correttamente. Se non si pensa di trovare pace ai propri dubbi e ai propri demoni dopo un intervento, se già si sospetta che dopo il primo ritocchino, ne potrebbe seguire un altro, e poi un altro ancora... allora è meglio non intraprendre questa strada. Nessuno ha un corpo perfetto, ma il nostro corpo diventa perfetto in base al giudizio che vogliamo dargli.

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domenica 9 novembre 2008

Tesofensina per perdere peso: la notizia e i commenti





















Proprio nei giorni in cui le autorità inglesi hanno ritirato dal mercato la famosa Acomplia (nome commerciale del principio attivo rimonabant), dall'America è arrivata la notizia di una nuova sostanza utile nella lotta contro il sovrappeso.
Si tratta della tesofensina, che agisce sui neurotrasmettitori noradrenalina, dopamina e serotonina, implicati nella trasmissione del senso dell'appetito al cervello. La sostanza è ancora sotto studio e i risultati riportati dall'autorevole The lancet fanno riferimento proprio alla seconda fase di test alla quale è stata sottoposta la tesonfesina. I pazienti trattati con tesonfesina hanno mostrato un calo di peso di 13 kg in 6 mesi, mentre nel gruppo di controllo, trattato con una sostanza placebo, i pazienti hanno mostrato un calo di peso di 2 kg.
Dobbiamo dire che la tesofensina però sembra mostrare in alcuni pazienti gli stessi effetti collaterali di altri farmaci perdi-peso: irritabilità, stati di ansia, nausea, confusione... Saranno necessari ancora anni di studi per formulare il farmaco in modo tale da minimizzare gli effetti collaterali.

Nel frattempo abbiamo tutto il tempo per iniziare a fare ginnastica in ufficio e implementare una strategia efficace per sgranocchiare senza ingrassare. Che ne dite?

Photo credit: Brooks Eliot

La pillola blu o la pillola rossa... I farmaci per dimagrire























Tra una serie di consigli e l'altra, non possiamo nascondere che tra i rimedi per dimagrire più ricercati ci sono certamente i farmaci. I farmaci per perdere peso sono spesso un argomento tabù sui mezzi di comunicazione che affrontano i temi delle diete dimagranti e del sovrappeso. Il tabù risiede nel pericolo che questi farmaci comportano se vengono assunti in maniera scriteriata e senza indicazioni da parte del proprio dietologo curante.
Premesso che è possibile ed è preferibile perdere peso senza ricorrere ad aiuti farmacologici, bisogna ammettere che anche i dietologi più severi ammettono che l'aiuto farmacologico può essere inserito nei casi più difficili, ovviamente dopo un'anamnesi completa del paziente e dopo un certo periodo di conoscenza del paziente stesso: è importante essere sicuri che il paziente non si faccia "prendere la mano" dalle pillole miracolose e sia in grado di valutare oggettivamente gli effetti collaterali. Il rischio di sviluppare una certa dipendenza esiste e genera il timore che il paziente cerchi ulteriori aiuti chimici, magari attraverso canali non legali.
Questi prodotti farmacologici presentano per lo meno la barriera della prescrizione medica e si tratta di preparati studiati proprio per perdere peso: non è poco, visto che ancora oggi molta gente pensa di poter utilizzare le anfetamine per dimagrire, con o senza dieta di supporto.
Da oggi perciò anche noi segnaleremo notizie sui farmaci per dimagrire, ovviamente segnalando adeguatamente anche i loro limiti d'uso, gli effetti collaterali, e soprattutto lo stato di approvazione o non approvazione da parte degli organismi che vigilano sulla sicurezza dei prodotti farmaceutici.

Pasticche per dimagrire: sì o no?


Photo Credit: tacit requiem

giovedì 6 novembre 2008

Non mangiare, annusa! La dieta del naso























Abbiamo iniziato la nostra giornata seguendo esattamente le indicazioni della nostra dieta: abbiamo contato calorie e porzioni, mangiato esattamente quello che era previsto dal nostro piano per perdere peso (scritto da un maniaco dell'ordine e delle cifre). Abbiamo diligentemente tappato quel languorino con un bicchiere d'acqua e tutto va bene, in attesa del prossimo pasto... quando, all'improvviso, dalla finestra aperta sul cortile interno, arriva un aroma di cucina casalinga che si insidia nel nostro naso e nel nostro naso. La maledetta vecchina del terzo piano ha fatto di nuovo le lasagne al forno. E la dieta scompare pericolosamente dal nostro cervello e dalle nostre decisioni.
Il profumo ha un potere formidabile sulle persone, perché colpisce aree del cervello particolarmente profonde e primitive, che non possono essere controllate dal pensiero logico. E allora perchè non sfruttare questo fatto a vantaggio della nostra dieta? Secondo l'aromaterapia tradizionale, il migliore inibitore della fame è il profumo di menta, per esempio una gomma da masticare alla menta, una candela profumata da accendere in cucina contro la fame notturna, il tè alla menta; ma la forma più efficace si trova sicuramente in qualche goccia di olio essenziale su un fazzoletto da annusare discretamente nei momenti più critici. Anche lavarsi i denti può bastare per far passare le voglie...

martedì 4 novembre 2008

4 luoghi comuni per dimagrire: veri oppure no?

Mangiare il pesce fa bene al cervello e bere acqua a digiuno è disintossicante. Miti o verità?
Ecco 5 luoghi comuni del passato, ma anche del presente, svelati per voi:
La colazione è il pasto più importante della giornata.
Vero. Ormai sono moltissimi gli studi (di cui uno recentissimo) che confermano l'importanza della colazione. Chi fa colazione regolarmente, ha meno probabilità di ingrassare; evidentemente si tratta di una abitudine che innesca altri elementi positivi per il mantenimento del peso forma.
Un bicchiere di latte caldo aiuta a dormire.
Vero. Il latte contiene triptofano e melatonina che aiutano a rilassarsi e facilitano il sonno. La melatonina infatti viene venduta come integratore per combattere l'insonnia.
Carote e mirtilli aiutano a vedere al buio.
Vero e falso. Le vitamine contenute nelle carote e nei mirtilli aiutano in generale le buone funzionalità dell'organismo la vista, ma difficilmente forniscono doti soprannaturali. Il mito del mirtillo e della visione notturna deriva da una storia fatta circolare dai servizi segreti inglesi durante la seconda guerra mondiale: i piloti inglesi abbattevano così tanti aerei tedeschi perché, grazie alle proprietà dei mirtilli, riuscivano a vederli anche al buio. In realtà i piloti inglesi vedevano gli aerei tedeschi anche al buio perché erano dotati di uno strumento coperto da segreto militare: il radar.
Gli spinaci sono un'ottima fonte di ferro.
Falso. Gli spinaci hanno un contenuto di ferro piuttosto basso, comunque analogo a quello delle altre verdure, e tra l'altro presente in una forma poco assimilabile dal corpo umano. Nulla di paragonabile al ferro contenuto nella carne. In questo caso il mito deriva da un errore di comunicazione dei dati nutrizionali degli spinaci, mai pubblicamente corretto per evitare un calo drastico nel consumo di spinaci.

lunedì 3 novembre 2008

Ginnastica dell'impiegato: quante calorie si consumano in ufficio

Grazie alla grande diffusione delle diete dimagranti e delle informazioni di base della scienza alimentare, il sovrappeso e l'obesità sono sempre più frequenti. Più delle abitudini alimentari sembra che la causa del sovrappeso diffuso sia la mancanza di movimento fisico quotidiano.
La maggior parte delle persone svolge oggi un lavoro sedentario, un lavoro d'ufficio, che le tiene ancorate alla scrivania per tutta la giornata: sport e palestra servono per controbilanciare la mancanza di movimento durante la giornata, ma è difficile conciliare questi impegni con le altr
L'ideale sarebbe fare movimento in ufficio. Impossibile? In realtà, anche se non ce ne rendiamo conto, facciamo già delle attività che consumano calorie in ufficio o comunque in orario lavorativo. Se ne prendiamo coscienza possiamo riusciamo a sfruttarle meglio per spremere al massimo consentito il nostro fisico mentre siamo al lavoro, organizzandoci persino un piccolo
Ecco una breve lista delle principali "attività fisiche" da ufficio e delle calorie spese per ciascuna:
Scrivere al computer: 230 kcal per 120 minuti (si, due ore... ci vuole un po' per sudare mentre battete alla tastiera).
Fare le scale per arrivare in ufficio e durante le pause: 128kcal per 15 minuti
Riordinare e pulire scrivania e cassettiere: 40 kcal per 15 minuti
Passeggiare mentre parlate al telefono: 70 kcal per 3o minuti (fatevi dotare di un cordless, e cercate di mantenere un certo ritmo, l'ideale è stare in un ufficio open space).
Camminare a passo svelto per prendere la metropolitana o il treno del pendolare: 60 kcal ogni 15 minuti

Bene. Pronti per iniziare l'allenamento?