lunedì 29 settembre 2008

I classici delle diete: la dieta Atkins


La dieta Atkins è davvero un classicone delle diete dimagranti, tanto da possedere una lunga storia di successo, disgrazia e rivalutazione (recente) presso il grande pubblico. La dieta Atkins è sempre stata molto popolare negli USA, dove è nata e dove ha sempre mantenuto un folto numero di seguaci: si sa che agli americani le diete a base di bistecca non fanno mai paura! Il principio generale della dieta Atkins in effetti è lo stesso di tutte le diete ad alto contenuto di proteine e basso contenuto di carboidrati: l'organismo per funzionare brucia prima zuccheri e carboidrati e quando questi finiscono, inizia a intaccare le riserve di grasso (ciccia). Se gli togliamo i carboidrati, indovinate cosa deve fare il vostro organismo? Brucia direttamente i grassi. Ecco perchè il principio della dieta Atkins e di tutte le diete iperproteiche consiste, in termini generali, nel ridurre i carboidrati e nell'aumentare le proteine e, fino ad un certo punto, i grassi.
Proprio per l'abbondanza di proteine e grassi, è stata considerata una dieta piuttosto pericolosa per la salute, soprattutto per l'aumento del colesterolo, ma è stata proprio recentemente rivalutata alcuni studi condotti negli Stati Uniti che sembrano dimostrare il contrario, cioè che chi pratica tale regime alimentare ha un più alto livello di HDL, il colesterolo "buono"... mah! Diciamo che diversi studi certificano che anche una dieta più proteica e con pochi carboidrati, ma molto equilibrata, garantisce buona salute tanto quanto la dieta mediterranea.
Certamente la dieta iperproteica non è consigliabile come regime alimentare quotidiano e definitivo, perchè lo sbilanciamento dei gruppi alimentari, è evidente. Tra l'altro è una dieta difficile da seguire per lunghi periodi in Italia, tra pasta, pizza, pane, cornetti... ma non c'è dubbio che, se c'è bisogno di dimagrire velocemente perdendo pochi chili in breve tempo, la dieta Atkins è una soluzione efficace.
In pratica la dieta Atkins richiede di ridurre i carboidrati ad una quantità minima, il resto del regime si compone di alimenti proteici (carni bianche e rosse, pesce, legumi), verdura (con esclusione delle patate) e frutta in quantità moderata, con particolare attenzione per la frutta zuccherina come banana, uva, fichi... I carboidrati vengono ridotti a 20-40 g al giorno in diverse fasi. Per un menù tipo è possibile consultare i libri dedicati alla dieta che sono numerosi grazie al lontano successo della Atkins. In ogni caso è bene non prolungare la dieta oltre le due settimane, soprattutto nella sua forma più integralista, perchè dopo un po' l'organismo comincia a bruciare anche le proteine producendo scorie dannose che si riversano nel sangue (chetosi).

venerdì 26 settembre 2008

Come dimagrire? Soddisfa tutte le voglie


L'unico modo per liberarsi di una tentazione è... cedervi.
Lo diceva Oscar Wilde che di tentazioni se ne intendeva... e anche di cedimenti.
Quante volte le tentazioni fanno cedere la vostra buona volontà e i vostri buoni propositi? E dopo il cedimento, come reagite? Purtroppo per la maggior parte delle persone, cedere alle tentazioni alimentari significa la fine della dieta, soprattutto per quelle personalità che interpretano la dieta in maniera molto severa: o tutto o niente! Per altre, più accomodanti, la tentazione viene proprio per essere soddisfatta e la scusa buona per giustificarla segue a ruota, in una lunga spirale di tentazioni e giustificazioni. In entrambi i casi però il risultato è il fallimento della dieta dimagrante. Che fare allora?
Il consiglio di Oscar Wilde in realtà è molto più saggio e molto meno provocatorio di quanto potrebbe sembrare.
Vi sembra di morire se non date un morso a quel pezzo di cioccolato? E allora dateglielo!
Volete rubare una patatina al collega che mangia da McDonalds? E rubategliela!
No, non siamo impazziti. Soddisfare le voglie spezza la tensione della dieta dimagrante, aiuta a mantenere alto il tono dell'umore ed evita di scatenare un circuito di autopunizione che rischia anche di portare a un problema alimentare più serio.
E la dieta dimagrante? Non ne risentirà se metterete dei limiti ai vostri goduriosi cedimenti alimentari.
3 regole per trasformare il vizio in virtù:
- limitate il vostro sgarro a una piccola porzione, decidete prima quanto grande e ritenetevi soddisfatti poi.
- rimandate a dopo: se vi viene la voglia rimandate a più tardi (magari alla prima pausa disponibile). Nel frattempo la voglia potrebbe sparire e se non sparisce per lo meno lo sgarro sarà uno solo e non uno sgarro dopo l'altro.
- non sostituite il cibo delle vostre brame con qualche alternativa 0 grassi 0 zuccheri 0 gusto 0 soddisfazione, a meno che il vostro cervello sia facilmente impressionabile.

Se i trucchi non funzionano significa che non funzionano: una carota non è una barretta kinder, per quanto fortemente lo desideriate. Perciò, invece di mangiare l'equivalente calorico di un cioccolatino.... in carote, scegliete il cioccolatino, ma che sia uno e basta.

lunedì 22 settembre 2008

Dieta dell'uva per dimagrire: disintossicante e depurativa























I nostri nonni usavano fare la "cura dell'uva", quando la stagione autunnale portava abbondanza di grappoli verdi e rossi. Da cura tradizionale la dieta dell'uva si è trasformata in una vera e propria terapia disintossicante, la àmpeloterapia (da "àmpelos", uva in greco): un vero e proprio digiuno da qualsiasi cibo che non sia l'uva matura. Ovviamente si tratta di una terapia da svolgersi sotto controllo medico e solo per alcuni giorni. Viene tuttora praticata in diversi centri benessere e beauty farm che permettono il soggiorno ai clienti durante la terapia. Ve lo consigliamo se sentite davvero il bisogno di una terapia purificante d'urto e di uno stacco netto rispetto alle abitudini di tutti i giorni. Per chi invece rimane a casa e vuole giovarsi delle proprietà disintossicanti dell'uva all'interno di una dieta dimagrante, consigliamo di integrare l'uva nella dieta dimagrante prescelta, o ancora meglio, prescritta dal dietologo. L'uva, che contiene molta acqua, aiuta a combattere la ritenzione idrica e la dieta dell'uva può essere un'alternativa alla dieta del minestrone per chi non gradisce troppo le verdure.
L'uva apporta circa 60 kilocalorie per 100 g. Questo significa che potete sostituire lo snack di metà mattina o di meta pomeriggio con un grappolo piccolo di uva, introducendo così 100-150 kcal per spuntino. Ideale è anche consumare l'uva al mattino per la colazione, esattamente a digiuno, prima di prendere il caffè o cappuccino, insieme ad un bicchiere di acqua non fredda.
Tenete presente che l'uva ha un effetto leggermente lassativo, grazie alla minima quantità di acido tartarico che contiene, perciò risulta utile per combattere la stipsi periodica o ripetuta come nei casi di colon irritabile. Per lo stesso motivo attenzione alle grandi mangiate di uva, potrebbero avere effetti inaspettati!

giovedì 18 settembre 2008

4 consigli furbi per dimagrire

Lunga esperienza e buon senso nella conduzione di diete dimagranti, portano ai seguenti consigli per dimagrire:

Consiglio per dimagrire numero 1: Mangiare almeno 1.200 calorie al giorno. Scendere sotto questo livello di calorie è pericoloso perchè l'organismo potrebbe attuare una strategia di auto-conservazione, come se si trovasse in stato di pericolo. Il metabolismo potrebbe rallentare, così come il ritmo a cui dimagrite.

Consiglio per dimagrire numero 2: Non perdere più di mezzo chilo a settimana. Come nel precedente consiglio cali di peso ingenti e repentino possono spostare il vostro metabolismo sulla modalità "carestia in arrivo", oltre al fatto che la perdita veloce di liquidi e volumi di massa corporea possono danneggiare l'elasticità della vostra pelle.

Consiglio per dimagrire numero 3: Tenete un diario della dieta. Segnate quello che mangiate e bevete: si tratta di un modo semplice per prendere coscienza degli errori alimentari che compiamo in maniera automatica, senza esserne consapevoli.

Consiglio per dimagrire numero 4: Ricordate che perdere peso non significa necessariamente, e soltanto, mangiare di meno: lo stesso effetto si ottiene consumando più calorie. Se seguite una dieta dimagrante già al limite minimo delle calorie (Consiglio per dimagrire numero 1), cercate un modo per consumare più calorie invece di diminuirle ulteriormente.

Consiglio per dimagrire numero 5: Comprare una bilancia come sopra per riderci un po' su.

martedì 16 settembre 2008

Dieta per il cervello: zucchero per la mente

Non mangiare le caramelle, diceva la mamma. Non mangiare cibi ad alto contenuto di zucchero, dicono i guru delle diete dimagranti: mangiate carboidrati complessi e frutta, meglio se integrali, con alto contenuto di fibre che vi daranno sazietà per lungo tempo fino all'ora del successivo pasto. Personalmente ho cercato di seguire questo consiglio per cercare di risolvere il calo di zuccheri che mi coglie a metà mattina o metà pomeriggio e ho ottenuto come risultato soltanto un aumento di calorie nella mia dieta senza nessun miglioramento: per ottenere un effetto sensibile, era necessario mangiare molto più di una fetta di mela. Perciò, o mangiavo troppo scombinando tutta la mia dieta giornaliera, o arrivavo a pranzo o a cena completamente "fuori di testa": davvero, si tratta di mancanza di lucidità a livello mentale. Voglio precisare che faccio un lavoro intellettuale e sedentario, e che la mia fame tra i pasti non è un buco allo stomaco, ma un calo di zuccheri (ipoglicemia); in pratica, se vi brontola lo stomaco e vi sentite stanchi significa che il vostro organismo nel complesso "ha fame" (avete faticato e consumato calorie, oppure avevate mangiato troppo poco), se invece vi sentite la "testa nel pallone", siete poco lucidi e concentrati e di cattivo umore, allora avete un calo di zuccheri che influenza il vostro cervello, ma senza che questo si traduca in vera "fame". Personalmente sono riuscita a risolvere i miei cali di zuccheri soltanto assumendo una bevanda con un po' di zucchero o altri cibi con un certo contenuto di zuccheri. Certo non è l'ideale secondo i guru della dieta ma ditemi, è meglio una mela da 100 kcal che non ottiene risultato sull'ipoglicemia o un cucchiaino di zucchero nel caffè (20 kcal) che risolve il problema e mi permette di A) continuare a lavorare senza attaccare fisicamente qualche malcapitato collega B) di arrivare a pranzo o cena senza la sensazione di stare per svenire. Naturalmente preciso che io ho una particolare sensibilità alle condizioni di ipoglicemia, di cui avverto subito i sintomi.

Ebbene finalmente una ricerca americana ha confermato che il lavoro intellettuale provoca scompensi molto evidenti nel livello di glucosio del sangue: il cervello infatti funziona a glucosio (zucchero semplice) e abbassa velocemente il livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia), mentre i muscoli possono usufruire anche di zuccheri complessi (carboidrati) e poi di grassi. Il cervello dei grassi non se ne fa proprio niente (purtroppo, altrimenti io sarei magrissima!). Gli studiosi americani hanno verificato che i sedentari che aveva svolto lavoro intellettuale consumava nel pasto successivo almeno 200-300 calorie, rispetto a chi non aveva svolto attività mentali impegnative. Questo non significa che avevano consumato quelle calorie nell'attività mentale, anzi il dispendio energetico è minimo, ma significa che l'organismo pensava di dover recuperare un equivalente livello di zuccheri.
Che fare allora se soffrite dello stesso problema?
Io consiglio di sorseggiare un succo di frutta o un caffè/tè zuccherato, ma moderatamente zuccherato e sempre poco per volta, così da non avere un picco di zuccheri che lì per lì vi rende euforici, ma quando si riabbassa lo fa velocemente e vi fa ricadere nell'ipoglicemia. E' possibili anche utilizzare le barrette energetiche create appositamente per dare sollievo con un minimo introito calorico.
Anche fare una passeggiata o comunque muoversi, anche brevemente all'interno dell'ufficio, riesce a riequilibrare i livelli di glucosio perchè riattiva il metabolismo e ristabilisce un livello di glucosio normale nel sangue. Ovviamente non sempre è possibile in ufficio!

domenica 14 settembre 2008

Dimagrire velocemente? Ecco perchè con le diete si ingrassa

Chi inizia a fare diete, non smette più di essere a dieta. Questa "regola" viene verificata sempre più spesso dagli studi sulla popolazione occidentale e potete verificarla voi stessi se siete alla ricerca di una nuova dieta che si ancora più efficaci, ancora più veloce, e via con la dieta del minestrone e con la dieta del panino... ma dopo un po' nessuna dieta funziona più!
Il motivo per cui non riuscite a dimagrire con una dieta è molto probabilmente legato al fatto che siete a dieta! La dieta soprattutto se drastica induce il metabolismo a rallentare, consumando sempre meno calorie e arrestando così l'effetto dimagrante della dieta stessa: se si prolunga una dieta ferocemente ipocalorica poi, l'organismo in difficoltà comincia a consumare anche il tessuto muscolare e non perderà facilmente questa abitudine, anche quando la dieta sarà finita. Si entra così in un circolo vizioso dove la semplice dieta ipocalorica non basta più per dimagrire, e bisogna cercare una dieta sempre più estrema, magari con l'aiuto di prodotti dimagranti (e persino di anfetamine per dimagrire)

Se si escludono le persone che possiedono disfunzioni metaboliche particolari (da accertarsi attraverso controlli medici specifici), il sovrappeso delle persone che sono "sempre a dieta" non è legato al fatto di seguire una dieta sbagliata, ma più spesso alla grande sedentarietà che caratterizza le nostre vite. Se perciò, in tutta onestà, non vi sentite dei gran mangioni e non sapete più dove tagliare le supposte "calorie di troppo", sospendete per un po' la ricerca infinita della dieta dimagrante veloce e infallibile, perchè un po' di attenzione in più ad altri aspetti della vostra routine quotidiana potrebbe portarvi molto più successo nella vostra lotta ai chili di troppo.

Ecco come trovare i trucchi per dimagrire velocemente senza dieta e senza ricadute.

1) Sospendete per qualche giorno i vostri calcoli mentali su quante calorie vi apporta il cucchiaino di zucchero che mettete nel vostro caffé quotidiano. Cercate invece di essere presenti a voi stessi, rispetto al vostro comportamento quotidiano e aguzzate ingegno e fantasia per capire dove e come potete fare più "movimento".

2) Le scale... Nel vostro mondo esistono solo quelle mobili? Magari c'è anche l'alternativa classica, solo che non la sfruttate (oppure la sfruttate come la ragazza nella foto). Inoltre anche le scale mobili si possono salire, se non c'è coda.

3)Siete pendolari e vi spostate per un'ora intera per arrivare il lavoro... il problema è che vi spostate dal sedile della vostra macchina al sedile del treno fino al sedile della metropolitana per arrivare finalmente alla sedia del vostro posto in ufficio. Ci sono un po' troppe sedute coinvolte! Che fare? Passeggiare tra un cambio e l'altro, in attesa del vostro treno, oppure fare il viaggio in piedi (se non si superano i 10-15 minuti).

Sembrano piccole cose, perchè in effetti sono piccole cose, ma vi aiutano a spendere quelle 100-200 calorie in più al giorno che non potete eliminare, a costo di carenze alimentari gravi!
Naturalmente tutto sarebbe più efficace scegliendo un corso in palestra! Ma immaginiamo che se non ci avete pensato, forse è perchè non avete abbastanza tempo libero per seguirlo.

martedì 9 settembre 2008

Trucchi per dimagrire senza perdere un chilo

Trucchi per dimagrire senza perdere un chilo? Che significa?
Significa che è possibile sembrare più magre senza dimagrire, bastano alcuni accorgimenti.

Trucco 1: Biancheria furba.
Scegliete biancheria che segue le forme del vostro corpo, magari fasciandole, ma senza constringerle! Altrimenti i chili di troppo sbucheranno fuori dagli orli degli slip e dei reggiseni con un simpatico effetto muffin, cioè come la parte superiore dei muffin che esplode in alto. La microfibra di solito è il tessuto ideale, scegliendo la taglia giusta naturalmente.

Trucco 2: Tacchi alti!
Eh, si altezza è mezza bellezza. 5-6 centimetri slanciano la figura e non solo, costringono i muscoli delle vostre gambe, dei glutei e della parete addominale a tendersi e a tonificarsi. Pericolosi? Se il tacco è largo e la scarpa di buona qualità non c'è nulla da temere.

Trucco 3: State dritti!
Stare dritti, o comunque non ingobbiti e raggomilati vi farà sembrare più alti e, senza che ve ne accorgiate, tonificherà tutta la vostra muscolatura. Il miglior modo per raddrizzarsi in maniera naturale è immaginare che c'è un filo che parte dal centro della vostra testa e viene teso verso l'alto...

Trucco 4:Scegli il nero!
Non è un luogo comune: il nero e i colori scuri snelliscono, soprattutto se si sceglie un look monocromatico. Non siete obbligati a diventare dei dark! Colori scuri possono essere il verde bosco, blu notte, il bordeaux, marrone... tutti colori tra l'altro di gran moda per il prossimo inverno.

Trucco 5: Il taglio è tutto!
E' importante scegliere la taglia giusta, ma se non siete un elfo, dovete accettare che alcuni modelli e alcuni tagli non potranno mai donare alla vostra figura. Pantaloni a sigaretta o pinocchietti donano solo a gambe sottili, ma invece pantaloni svasati o stile palazzo stanno bene a tutti. Fatevi aiutare dalle amiche con l'occhio buono!

lunedì 8 settembre 2008

Dieta liquida, disintossicante e depurativa

Sapete perché la strategia del beverone ha tanto successo all'interno delle diete dimagranti? Perchè i frullati e i centrifugati favoriscono la depurazione dell'organismo attraverso la perdita di liquidi fin dai primi giorni e la drastica riduzione di calorie e, in particolare di carboidrati (con la quasi totale assenza di grassi negli alimenti usati per i frullati). Gli effetti sono immediati, come per la dieta del minestrone. Un weekend dedicato alla dieta liquida può avere così un effetto altamente depurativo, eliminando scorie e tossine accumulate durante la settimana attraverso abitudini alimentari non proprio salutari, stress, sedentarietà. La dieta liquida è ideale anche per combattere la cellulite.
Raccomandiamo però di non prolungare la dieta liquida disintossicante per più di due-tre giorni, a meno che siate seguiti direttamente dal vostro medico o dal dietologo. E' inevitabile che i frullati, i passati di verdura, le spremute fatte in casa non possano sostituire dei pasti completi per molti giorni: non è possibile infatti frullare alimenti ad alto contenuto di carboidrati (cereali) e di proteine (carne, pesce), a meno che non abbiate gusti veramente incredibili! E naturalmente consigliamo di accompagnare almeno i due pasti principali (pranzo e cena) con un piatto ad alto contenuto di proteine, come una bresaola magra con contorno di verdure oppure un petto di pollo all griglia o del pesce magro al forno. Per ottenere il massimo dalla dieta liquida disintossicante, è importante consumare centrifugati e frullati subito dopo averli preparati: purtroppo tenerli in frigorifero non è sufficiente a salvaguardare il prezioso patrimonio di vitamine; il contatto con l'aria e con la luce modifica subito alcune vitamine, in particolare la vitamina C. Per aumentare gli effetti disintossicanti della dieta liquida pote concludere la vostra giornata depurativa con una tisana a base di tarassaco o betulla, oppure un mix di erbe depurative consigliate dal vostro erborista.

sabato 6 settembre 2008

Banana, dieta e fantasia... la dieta del buonumore

Chi ha paura della banana?
Diciamo la verità... la banana, tra tutti i frutti, non ha una grande reputazione dal punto di vista delle diete dimagranti. E' certamente, insieme a poche altre varietà di frutta, sconsigliata per le diete più severe: avrete sentito dire da tutti i dietologi che, anche quando si è a dieta, e soprattutto quando si sta a dieta, si può e si deve consumare molta frutta che fa bene e apporta poche calorie... eccetto la banana! Ma cosa ha di tanto malefico la musa paradisiaca? No, non siamo impazziti: "musa paradisiaca" è il nome scientifico, latino, della banana e si vede che doveva avere fatto colpo da subito ai suoi primi scopritori! Comunque, l'unico "difetto" della nostra banana è il fatto di avere un apporto calorico un po' più alto rispetto alla maggior parte degli altri frutti. Per esempio 100 g di mela (circa mezza mela) apportano 50 kcal, e la maggior parte della frutta apporta tra le 30-50 kcal per 100 g; davvero poco rispetto ad altre categorie alimentari! La banana invece apporta circa 90 kcal per 100 g, decisamente più degli altri frutti, ma sempre meno di un qualsiasi snack preconfezionato (controllate sulla confezione le informazioni nutrizionali e verificherete!). E a dispetto di un contenuto calorico un po' superiore a quello di una mela e di una arancia, la banana possiede contiene elementi utili per mantenere alto l'umore: un maggiore contenuto di zuccheri che mantengono la lucidità del vostro cervello, potassio e magnesio per la tonicità dei muscoli e combattere i cali di pressione e la sensazione di debolezza. Ecco perché inserire una banana al giorno nella propria dieta, anche quando si tratta di una dieta dimagrante, è un'ottima soluzione soprattutto se siete tra coloro che soffrono molto il calo di umore e la sensazione di "leggera depressione" che tutte le diete dimagranti comportano, soprattutto nei primi giorni di dieta. Insomma, scusate il gioco di parole, ma la banana "tira su" e quelle poche calorie in più potranno allungare di qualche giorno la dieta, ma vi aiuteranno a non abbandonare i buoni propositi dopo pochi giorni.