giovedì 10 maggio 2007

La dieta dissociata: come funziona?

La dieta dissociata è una delle diete dimagranti più conosciute e più praticate. Si è diffusa a partire dagli anni '90, ma la sua origine risale a molti anni prima. Il suo inventore, il dottor Hay, creò la dieta dissociata (chiamata anche dieta Hay) all'inizio del '900; il dottor Hay sosteneva che gli ambienti digestivi ideali per la digestione dei carboidrati e delle proteine sono completamente diversi. Per questo motivo i cibi ad alto contenuto di carboidrati (riso, pasta, patata, pane) dovrebbero essere consumati separatamente dai cibi ad alto contenuto proteico (carne, pesce, legumi). Frutta e verdura invece possono essere consumate liberamente nella dieta dissociata, in tutti i pasti e in tutte le combinazioni.
Ma è vero che mangiare carboidrati e proteine insieme fa ingrassare? In realtà le affermazioni di Hay non sono mai state provate scientificamente. Mangiare carboidrati e proteine separatamente faciliterà di certo il lavoro dell'apparato digerente durante la digestione, ma alla fine il totale delle calorie assunte giornalmente sarà sempre lo stesso perché la separazione dei cibi non ostacola l'assorbimento dei nutrienti contenuti nei cibi: i ricercatori hanno verificato che gli stessi cibi assunti in maniera dissociata o in maniera "normale" vengono assimilati allo stesso modo fornendo così lo stesso numero di calorie. Ma allora come è possibile che la dieta dissociata sia ancora molto popolare dopo anni di diffusione? La dieta non prevede restrizioni particolari nelle quantità e nei tipi di cibo che possono essere consumati, si mangia quello che si vuole (nei limiti del buon senso di qualsiasi dieta ovviamente!). Tuttavia molte persone hanno trovato e trovano tuttora la dieta dissociata efficace, anche se in genere per dimagrire pochi chili.

Alcuni specialisti suggeriscono che l'efficacia della dieta dissociata abbia un'origine completamente psicologica: essere obbligati a mangiare solo determinati cibi in ogni pasto permette di raggiungere lo stato di sazietà più velocemente. Ci si annoia molto velocemente di un solo cibo e questo inibisce l'appetito; senza rendercene pienamente conto, mangiamo meno di quanto avremmo fatto se avessimo avuto a disposizione tutti i cibi. Così, invece di limitare le porzioni secondo le severe indicazioni del dietologo, la dieta dissociata favorisce un'auto-limitazione delle porzioni. In un certo senso, si dimagrisce mangiando. Alcune persone hanno fatto della dieta dissociata la loro normale dieta quotidiana: questa soluzione però è assolutamente da sconsigliare perché la divisione netta degli alimenti tra i pasti può comportare facilmente delle carenze alimentari sul lungo periodo, a meno che non siate esperti nutrizionisti.

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