lunedì 22 marzo 2010

Umami: il nuovo gusto del 2010?























Salato, dolce, amaro e acido: avete sempre pensato che i gusti riconoscibili dal palato umano fossero questi 4. E invece no! Esiste un quinto gusto, scoperto da un chimico giapponese un secolo fa: l'umami. Questo è il gusto che rende appetitosi tutti quegli alimenti ad alto contenuto di proteine: i formaggi, i salumi, i concentrati di carne, ma anche alcune eccezioni vegetali, come i funghi e i pomodori.
Se gli alimenti dolci hanno un gusto distintivo e lo stesso vale per gli alimenti salati, perchè gli alimenti proteici non possono averne uno?
A questo proposito alcuni autori dicono che il palato umano riesce a percepire anche il gusto "grasso": questo spiegherebbe perchè gli alimenti a basso contenuto di grassi in realtà non ci soddisfano come gli originali.
Ma torniamo all'umami, il cui nome non è mai stato tradotto dal giapponese, noi potremmo chiamarlo gusto formaggioso o prosciuttoso, ma per adesso restiamo al nome ufficiale.
Si fa improvvisamente un gran parlare dell'umami perché l'industria alimentare americana sta per lanciare diversi prodotti che verranno proposti come alimenti al sapore umami. E per far questo probabilmente gli alimenti saranno carichi di glutammato monosodico, l'additivo che ricrea il gusto di umami e che fu inventato proprio dal chimico giapponese che identificò il quinto gusto. Il problema è che il glutammato monosodico produce effetti collaterali in alcune persone (mal di testa, nausea...) e soprattutto in grandi quantità può produrre assuefazione, come accade per gli alimenti (troppo) dolci o (troppo) salati.

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