Siamo spesso abituati a pensare che le persone in sovrappeso oppure obese, devono essere necessariamente persone che amano mangiare, e che amano mangiare troppo: il sovrappeso è il risultato (e in fondo, pensiamo, la giusta punizione) per questo peccato di gola. Anche chi è in sovrappeso spesso ha questa "immagine mentale" di se stesso. Secondo lo studio citato, le persone che tendono ad ingrassare possiedono un numero minore di recettori di dopamina nel cervello. La dopamina è il cosiddetto "ormone del buonumore" che rilasciato nel sangue dà la sensazione di benessere e soddisfazione, e di "pienezza" dopo un pasto o dopo uno spuntino. Alcune persone perciò hanno maggiori difficoltà a sentirsi soddisfatti dopo un pasto o uno spuntino e questo le spinge a mangiare di più per raggiungere questa sensazione.
Si tratta di una condizione genetica non modificabile? In qualche raro caso sembrerebbe di sì, ma lo stesso studio sottolinea che questa situazione potrebbe essere il risultato dell'assuefazione al cibo: ci si abitua a mangiare sempre di più e in maniera poco consapevole, per questo non si avverte più la sensazione di pienezza che il cibo dovrebbe dare. Paradossalmente questa situazione può verificarsi anche per le persone che sono costantemente a dieta, mangiano cibo con 0 grassi, 0 zuccheri, 0 gusto e finiscono così per non sentirsi mai soddisfatti!
Ecco perchè durante una dieta dimagrante, è importante avere il giusto approccio mentale. Più che pesare le briciole e contare le calorie degli zuccherini, bisogna prestare nuova attenzione al cibo che si offre al nostro corpo, al suo sapore, alla sua consistenza, senza negarsi qualche dolce o qualche sfizio, che però deve essere apprezzato lentamente e pienamente per regalarci alla fine una meritata sensazione di pienezza.
Photo Credit: Remy Sharp
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